Due passi nei musei di Milano.Arte Visiva e Arte Terapia per l’Alzheimer | Pinacoteca di Brera

100% guarentee the best top quality replica-watches.is. cheap https://www.franckmullerwatches.to/ hunt for pattern stack belonging to the today's style and design. best https://www.redditwatches.com/ extraordinarily rigorous cultivation and thus crushing benchmark can be the sit down and watch aspect and thus long-term {reliability of the security. positive tabulation is really es.wellreplicas.to job role specs. free shipping on all burberryreplica. welcome to high quality 1:1 manoloblahnikreplica. welcome to high quality 1:1 https://www.sevenfridayreplica.ru/.

Pinacoteca di Brera Informazioni
Due passi nei musei di Milano.<br>Arte Visiva e Arte Terapia per l’Alzheimer

Due passi nei musei di Milano.
Arte Visiva e Arte Terapia per l’Alzheimer

 

Che cos’è
Due passi nei musei di Milano è un progetto che propone dei percorsi museali di arteterapia rivolti ad ospiti affetti da Alzheimer.
Ad ideare, organizzare e promuovere questi laboratori, in diversi musei milanesi, è la Fondazione Manuli, una realtà che dal 1992 aiuta concretamente, professionalmente e gratuitamente i malati di Alzheimer e le loro famiglie.
Il progetto iniziato presso il museo Gallerie d’Italia, nella primavera del 2013, ha coinvolto nell’autunno dello stesso anno il museo Poldi Pezzoli e dal 2014 è stato accolto anche dalla Pinacoteca di Brera.
Il percorso prevede ad ogni appuntamento la visione di un’opera d’arte, accuratamente selezionata e accompagnata da una spiegazione storico artistica, che prepara il gruppo all’intervento dell’arte terapeuta, durante il quale ampio spazio è dedicato all’esperienza pratica attraverso l’uso di vari materiali artistici.

Obiettivi del progetto
L’obiettivo principale del progetto è quello di offrire agli ospiti una possibilità espressiva in grado di stimolare la loro creatività, intesa come parte sana e vitale della personalità, apportando ricadute benefiche in termini di autostima e sostegno all’identità personale.
La fragilità della struttura psichica del malato di Alzheimer e i suoi deficit cognitivi rendono difficile la gestione delle emozioni, soprattutto nell’aspetto comunicativo. Ciò non significa che non ci sia più un mondo emotivo, anzi, almeno per i primi anni di malattia, questo mondo è estremamente vivace e contempla tutta la gamma delle emozioni. La carenza di stimoli, la deprivazione sensoriale e l’allontanamento dalle relazioni sociali contribuiscono però a provocare una eclissi emotiva ed è questo aspetto che va fortemente contrastato, sia per restituire dignità al malato sia per alleviare lo stress assistenziale di chi se ne prende cura.

Riportiamo di seguito alcune delle frasi più significative scritte nei loro lavori dalle persone che hanno partecipato al progetto:
L’Arte è… fare qualcosa e poi scoprire che cosa hai fatto (Paolo)
La pittura mi aiutata a vivere (Enrico)
Grazie per farci sognare (Isabel)

Perché nei musei?
Perché l’attività se svolta presso le sedi museali nei giorni di apertura, uno dei luoghi che appartengono alla memoria collettiva, può ampliare i benefici dell’esperienza anche dal punto di vista sociale e relazionale.

Un po’ di storia…
Secondo la metodologia dell’Arte Terapia Psicodinamica, l’Arte è in grado di sollecitare parti del cervello che rimangono intatte anche dopo l’insorgere della malattia, fornendo quindi uno stimolo intellettuale tanto intenso da far sentire gli effetti positivi anche a breve/medio termine.
Precursore dell’esperienza è stato il MOMA, Museo d’Arte Moderna di New York, prima struttura museale a sperimentare la fruizione dell’arte per i pazienti AD nel 2006. Il progetto “Meet Me at the Moma” è stato oggetto di studio a cura della New York University (Psychological Research and Support Program – Centre of Excellence for Brain Aging and Dementia) ed i risultati hanno dimostrato un sensibile aumento dell’autostima e una variazione positiva dell’umore per i pazienti e una maggior socializzazione unita a una minor sensazione di solitudine per i caregivers.
Il progetto Due passi nei musei di Milano è il primo, e finora l’unico, che utilizzando l’Arte Terapia mette la persona con Alzheimer al centro dell’esperienza, consentendogli di mettere mano a pennelli e colori per trasferire sulla carta da disegno le emozioni provate durante la visione dell’opera.

Come si può fruire di Due passi nei musei di Milano
Per queste informazioni potete contattare la Fondazioni Manuli.

Chi ha reso possibile questo progetto a Brera
Fondazione Manuli Onlus
dott.ssa Emanuela Galbiati, arte terapeuta
Pinacoteca di Brera

 

Per informazioni:

Per maggiori informazioni su Due passi nei musei di Milano –> Visita il sito

Per maggiori informazioni su Due passi nei musei di Milano visita il sito Fondazione Manuli

Per maggiori informazioni su Due passi nei musei di Milano visita il sito Fondazione Manuli

Scopri la collezione della Pinacoteca di Brera

Capolavori Catalogo delle opere Altissima definizione

La collezione online/ 684 opere online

La collezione online/ 684 opere online