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Il dipinto, noto anche con il titolo di Natura morta metafisica con la squadra è tra i più celebri dell’artista, riprodotto innumerevoli volte ed emblematico della limitata produzione metafisica di Morandi. L’invenzione compositiva e i raffinati rapporti tonali che giocano su una tavolozza quasi monocroma ne fanno un indubbio capolavoro; gli oggetti sono ridotti a forme archetipiche e primarie e i piani intersecati tra loro attraverso un gioco di ombre e di linee contraddicono l’apparente accenno di tridimensionalità. Forse il dipinto più vicino a De Chirico che Morandi abbia mai dipinto, probabilmente da collegarsi all’incontro tra i due artisti avvenuto a Roma nell’agosto del 1919. La Natura morta entrò in Pinacoteca nel 1976 con il primo gruppo di opere di Emilio e Maria Iesi, che lo acquisirono negli anni Trenta dalla galleria Barbaroux di Milano.
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AUTORE Giorgio Morandi
DATA 1919
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 56,5 x 47
INVENTARIO 5083
SALA IX
FIRMA Morandi 919
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