
28/02/2019
A cena con il poeta
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L’opera fu acquistata da Emilio Jesi tra la fine degli anni cinquanta e i primissimi anni sessanta del Novecento, quando il collezionismo italiano prese a interessarsi dell’artista dopo una serie di personali organizzate dalla Galleria del Naviglio di Milano. L’artista, di origini russe, si stabilì nel 1923 a Parigi, dove fu musicista e infine pittore, avvicinandosi attorno al 1937-1938 a Kandinskij e a Robert e Sonia Delaunay, che lo indirizzarono verso l’astrattismo.
Composizione, del 1950 circa, deve molto a Braque e Picasso oltre che, secondo le affermazioni dello stesso artista, ai colori puri e materici dei maestri del medioevo italiano, da Cimabue a Giotto e Beato Angelico.