Dalla collezione Intesa Sanpaolo delle Gallerie d’Italia di Napoli giunge alla Pinacoteca di Brera l’opera di Domenico Morelli, Dama con il Ventaglio (1873) esposto accanto al Ritratto di Laura da Pola (1543 – 1544) di Lorenzo Lotto.
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La grande pala Vergine assunta e santi di Prospero Fontana, appena restaurata, in dialogo con un altro dipinto dell’artista proveniente dalla Quadreria di Palazzo Magnani a Bologna e con la riproduzione di un disegno degli Uffizi.
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La Pinacoteca di Brera ospita il capolavoro di Henri Matisse, Femme au violon proveniente dal Musée de L’Orangerie di Parigi che verrà esposto accanto al Ritratto di Marta Bonnard di Pierre Bonnard, in una speciale “chiacchierata” tra due artisti che, come scopriranno i visitatori, ebbero tra di loro un rapporto speciale oltre che caratteristiche e temi pittorici in comune.
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Uno straordinario dialogo, la prima esposizione specificamente dedicata a Boccaccio Boccaccino, uno dei protagonisti della pittura di primo Cinquecento in Val Padana.
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Nel decimo dialogo, per la prima volta il pubblico vedrà protagonista un’opera della collezione moderna, destinata a essere esposta prossimamente nelle sale di Palazzo Citterio-Brera Modern. Il dipinto di Brera Angelo ribelle con luna bianca (1955) di Osvaldo Licini (Monte Vidon Corrado 1894 – 1958) sarà messo a confronto con un dipinto di analogo soggetto, l’Angelo ribelle su fondo rosso scuro (1946), in prestito dalla Galleria d’Arte Contemporanea di Ascoli Piceno.
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Il nono Dialogo “Caravaggio” ha accostato due capolavori assoluti del genio lombardo come La cena in Emmaus della Pinacoteca di Brera e il Davide con la testa di Golia proveniente dalla Galleria Borghese di Roma.
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La Pinacoteca di Brera ospita un nuovo emozionante dialogo che mette a confronto, per la prima volta, due capolavori di identica ispirazione nelle esecuzioni di due maestri della luce: la Cena in Emmaus di Caravaggio e la Cena dei pellegrini di Emmaus di Rembrandt.
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I protagonisti del VII dialogo sono il capolavoro della Pinacoteca Ritratto di Teresa Manzoni Stampa Borri di Francesco Hayez e tre importanti opere ospiti che, raramente presentate in mostra, costituiscono differenti esempi di interpretazione del naturalismo.
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La Pinacoteca di Brera presenta il sesto dialogo attorno a Camillo Boccaccino (Cremona 1504/5-1546), pittore manierista che già Luigi Lanzi nella sua “Storia pittorica dell’Italia” riteneva il genio più grande della scuola cremonese.
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Attorno al Settecento dialoga di un’epoca che segna la storia stessa della Pinacoteca, come museo moderno, “risultato” del Settecento insieme a Pompeo Batoni, il nuovo Raffaello per la lezione di grazia, di “buon gusto e raziocinio naturale” delle sue opere.
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