Settimo dialogo “Attorno a Ingres e Hayez. Sguardi diversi sulle donne di metà Ottocento”
I protagonisti del VII dialogo sono il capolavoro della Pinacoteca Ritratto di Teresa Manzoni Stampa Borri di Francesco Hayez e tre importanti opere ospiti che, raramente presentate in mostra, costituiscono differenti esempi di interpretazione del naturalismo.
Il VII dialogo, “Attorno a Ingres e Hayez. Sguardi diversi sulle donne di metà Ottocento” vede un capolavoro della Pinacoteca, in questo caso l’opera di Francesco Hayez, Ritratto di Teresa Manzoni Stampa Borri a confronto con tre importanti opere ospiti: il Ritratto di Madame Gonse di Jean-Auguste-Dominique Ingres del Musèe Ingres di Montauban, il Ritratto di Selene Taccioli Ruga di Francesco Hayez e il busto in gesso di Lorenzo Bartolini Ritratto di Anna Maria Virginia Buoni Bartolini entrambe provenienti da collezioni private.
Ingres e Bartolini, tra l’altro legati da una lunga amicizia, risentono e condividono lo studio dell’arte del Rinascimento toscano; Hayez, che aveva conosciuto e apprezzato Ingres nei suoi anni romani, si ispira invece agli esempi della pittura veneta, in particolare Tiziano, ma tutti e tre realizzano immagini di sensibilissima introspezione psicologica, nelle quali il ritratto riproduce non solo la fisionomia dei personaggi, ma anche la loro indole e il loro carattere.
Altri dipinti che in queste sale condividono la stessa riflessione sulla figura femminile intorno alla metà dell’Ottocento sono il Ritratto di Teresa Manzoni Stampa Borri, l’Odalisca e la Malinconia di Hayez, celebri icone del romanticismo lombardo, nelle quali affiora la meditazione sulla pittura di Raffaello e di Tiziano.
Infine, sempre della collezione della Pinacoteca di Brera si potranno ammirare in questi spazi rinnovati il Ritratto di Giuditta Pasta e La derelitta di Giuseppe Molteni, opere esemplari della maniera “mondana” di questo pittore milanese, che fin dal loro primo apparire alle rassegne braidensi dell’Ottocento furono apprezzate, o criticate, per il loro contrapporsi a quelle di Hayez.
Si tratta di prestiti prestigiosi, raramente presentati in mostra, opere di protagonisti assoluti dell’Ottocento che costituiscono differenti esempi di interpretazione del naturalismo.
Un dialogo che offre una riflessione sulla figura femminile intorno alla metà dell’Ottocento ed è il tassello finale del percorso della Pinacoteca diventata oggi uno scrigno ancor più prezioso in cui ammirare le opere in una prospettiva innovativa che porta il museo ad allinearsi a standard mondiali.
Dialogo a cura di Isabella Marelli, Fernando Mazzocca e Carlo Sisi
Il 4 ottobre con il VII dialogo Attorno a Ingrés e Hayez e l’apertura del Caffè Fernanda (dedicato alla direttrice Fernanda Wittgens) si conclude dopo tre anni il riallestimento di tutte le 38 sale della Pinacoteca di Brera.
“Ogni fine è un inizio – dice il direttore James Bradburne – Per raggiungere nuovi traguardi”.
Uno speciale ringraziamento va alla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus, in particolare alla persona di Giovanna Sacchetti, senza il cui supporto il completamento di questo fondamentale progetto per la città di Milano non avrebbe visto la luce. La Fondazione si è impegnata nel riallestimento delle ultime due sale della Pinacoteca dedicate alla pittura neoclassica e romantica dell’Ottocento.
Potrebbe interessarti anche:
Ritratto di Teresa Manzoni Stampa Borri