Pinacoteca di Brera Informazioni

Crocifissione

Michele da Verona

Nei saloni napoleonici si raccolgono dipinti di area veneta e lombarda di grandi dimensioni, realizzati tra Quattro e Cinquecento. Le condizioni ambientali di Venezia favorirono, in luogo dei cicli ad affresco, tele di grande formato, i “teleri”, diffusi poi altrove. La Crocifissione, destinata al refettorio del monastero di San Giorgio in Braida a Verona, si svolge su una specie di palcoscenico chiuso da pilastri, dove compare anche lo stemma del committente. Sullo sfondo non c’è  Gerusalemme, ma un panorama delle colline veronesi.

Niccolò Orsini, conte di Pitigliano, era un capitano di ventura, divenuto governatore generale delle milizie venete nel 1495 e probabilmente desideroso di celebrare la propria ascesa sociale con la donazione di un dipinto ad un monastero cittadino. L’artista si sofferma a descrivere minuziosamente gli episodi che vi si svolgono, attardandosi sullo svenimento della Vergine, sugli sgherri che giocano ai dadi le vesti di Cristo o sulla conversione del centurione: il prevalere di questa interpretazione narrativa dell’evento stempera la drammaticità dell’insieme, che appare più scenografico che doloroso.

Scarica l'immagine ad alta risoluzione TITOLO Crocifissione
AUTORE Michele da Verona
DATA 1501
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 335 x 720
INVENTARIO 1138 doppio
SALA VIII
Opera esposta
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