



Appunti per una resistenza culturale

#cronachedalmuseochiuso #museichiusimuseiaperti
#1
“Non posso che guardare il museo chiuso con una particolare emozione. È giustificabile, ma questi sono i luoghi dove le persone vanno anche per consolazione, per darsi forza. Il valore simbolico è basilare, una città deve dimostrarsi pronta a reagire. Ci vuole resistenza, coraggio e coesione sociale.”
James M. Bradburne
Direttore Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense
#2
“Le drawing bench di Brera sono un preciso segnale che la Pinacoteca di Brera offre al suo pubblico: un invito a disegnare, a rapportarsi con l’opera sullo stesso piano di linguaggio”
Riccardo Taiana
Assistente alla fruizione, accoglienza, vigilanza Pinacoteca di Brera
#3
“Il giglio nel quadro di Carlo Crivelli la Madonna della Candeletta, ci restituisce l’idea del tempo come l’intendeva e poteva rappresentare un pittore nel Rinascimento…”
Elena Lazzaroni
Assistente alla fruizione, accoglienza, vigilanza e collaboratrice dei Servizi Educativi della Pinacoteca di Brera
#4
“Il museo è chiuso ma le opere continuano a viaggiare e a tornare. L’opera di Boltraffio torna da una grande mostra di Parigi dedicata a Leonardo da Vinci e il quadro di Marco D’Oggiono che l’ha sostituito sino ad ora ha bisogno di una nuova collocazione. Andiamo nei depositi a cercare il posto migliore per riallestirlo.”
Alessandro Coscia e Elisabetta Bianchi
Registrar e ufficio mostre della Pinacoteca di Brera
#5
“Questo museo è cuore nella sua città, è aperto a ogni cittadino… tutti sono qui benvenuti. Noi facciamo il massimo per rendere l’esperienza ispirazionale per ogni visitatore.”
James M. Bradburne
Direttore Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense