


Il dipinto fu eseguito nel 1881 e destinato a Brera per testamento in seguito alla morte dell’artista, avvenuta l’anno successivo. L’immagine, fortemente scorciata, costituisce un esempio di virtuosismo prospettico, mentre il soggetto orientaleggiante ed esotico è unito nella descrizione dei fiori al richiamo delle nature morte fiamminghe. Il dipinto ritrae Giuseppina Bina Hayez, nipote della figlia adottiva Angiolina Rossi, modello particolarmente amato per la bellezza delle sue mani, scorciate suggestivamente l’una sulla superficie bianca del vaso e l’altra sul fondo scuro.

AUTORE Francesco Hayez
DATA 1881
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 125 x 94,5
INVENTARIO 6338
SALA XXXVII
Opera esposta