L’opera fu eseguita per l’altare maggiore della chiesa di Sant’Antonio abate a Torcello, soppressa e demolita in epoca napoleonica; in assenza di elementi documentari, la datazione è ricostruita sulla base della lettura stilistica del dipinto e viene riferita agli anni compresi fra il 1565 e il 1571 circa.
Il recente restauro ha consentito di recuperare il tono vibrante dei colori originali, annullando i dubbi residui circa la paternità del dipinto.
Da una nicchia sant’Antonio china lo sguardo verso gli altri due santi e verso il paggio in penombra che regge il Vangelo. L’impianto spaziale è semplice, giocato sull’alternanza delle forme convesse delle colonne e quella concava della nicchia, sottolineata dal disporsi delle figure. I volti sono concentrati, ma sulla resa psicologica prevale il colore smagliante, che con i suoi raffinati accostamenti di verdi e di gialli e il gusto per i contrasti diviene elemento fondamentale della composizione.
AUTORE Veronese (Paolo Caliari)
DATA 1565 - 1571
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 270 × 180
INVENTARIO 150
SALA IX
Opera esposta