Questa tavola, insieme a I santi Caterina d’Alessandria e Sebastiano, pervenne alla Pinacoteca nel 1903 con un’iniziale attribuzione a Defendente Ferrari, ma la paternità fu a lungo molto controversa, anche a causa dell’incerta storia del dipinto, acquistato presso il Collegio della Guastalla di Milano. Le due tavole sono state poi giustamente ricondotte al polittico per la cappella Dal Ponte nella chiesa di San Francesco a Casale Monferrato, il cui arredo fu venduto e disperso durante le soppressioni napoleoniche, insieme alle due tavole della National Gallery di Londra (I santi Nicola da Tolentino e Giovanni Battista, e I santi Evasio e Pietro Martire), a quella dell’Albertina di Torino (I santi Francesco, Agata e un donatore) e all’Adorazione del Bambino già in collezione Giuseppe Visconti di Roma.
I santi, elegantissimi nelle vesti rifinite in oro, posano composti sul pavimento di marmi colorati, sul quale la ruota spezzata di santa Caterina pare una tarsia prospettica. Lusso minutamente descritto, umanità e senso dello spazio mostrano che Spanzotti, in gioventù in contatto con Francesco del Cossa a Bologna, guarda sia alla pittura fiamminga e borgognona sia a quella milanese di Foppa, Zenale e Bramantino.
AUTORE Giovanni Martino Spanzotti
DATA 1496 circa
MATERIA E TECNICA Olio su Tavola
DIMENSIONI cm 128 x 60
INVENTARIO 1253
SALA X
Opera esposta