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Pannello musivo con due teste e un edificio sullo sfondo

Mosaicista dell'Italia settentrionale

Il frammento si ispira a una delle storie della Vita di Giuseppe l’ebreo, che decorano la cupola della seconda campata sinistra nell’atrio della basilica di San Marco a Venezia. La critica ha però da tempo sollevato forti perplessità sulla sua autenticità, gli indizi che fanno pensare ad un falso del XIX secolo sono infatti diversi: l’improbabile architettura sullo sfondo, la distanziatura eccessiva delle tessere musive (volutamente cercata per suggerire l’antichità del frammento), il riuso di tessere antiche (forse proprio provenienti dal cantiere di San Marco) accanto a materiale più recente e i lati sfrangiati e smangiati “ad arte”, sono tutti elementi che concorrono a sostegno di questa tesi. Il pannello potrebbe  essere stato frutto di una variazione sul tema delle due teste dei servitori del faraone da parte di Giovanni Moro, restauratore di San Marco. Dagli atti del processo, intentatogli a Venezia nel 1858, pare infatti certo che Moro conservasse a casa propria svariati frammenti di mosaico provenienti da cantieri presso i quali aveva lavorato, che vendeva indebitamente sul mercato antiquario e dei quali si serviva anche per creare nuove composizioni, destinate anch’esse alla vendita, utilizzando tessere e materiale più antico.

Scarica l'immagine ad alta risoluzione TITOLO Pannello musivo con due teste e un edificio sullo sfondo
AUTORE Mosaicista dell'Italia settentrionale
DATA 1213 circa
TECNICA OPERA Mosaico
DIMENSIONI cm 39,5 x 42,5
INVENTARIO 7396
SALA XV
Opera esposta
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