


In questo grande cartone, costituito da quattro fogli interi (mm 610 x 440) e otto parziali di diverse dimensioni, le figure sono disposte in orizzontale; l’insieme è caratterizzato da un effetto chiaroscurale realizzato attraverso un delicato intreccio di segni. Le figure vengono modellate in modo tale da rendere sensibili e apprezzabili i trapassi di luce che notiamo sugli incarnati dei volti dei tre protagonisti. La modalità di ripresa è quella dell’affaccio delle figure dall’alto, appoggiate ad una sorta di parapetto ove si vede chiaramente il piede del Bambino e la mano del san Giovannino. Trattenuto dalla madre, che tenta di frenare il movimento del figlio con estrema delicatezza, questi stende il braccino verso chi osserva creando così un arduo scorcio che l’artista affronta con naturale virtuosismo. La Vergine è raffigurata con il volto malinconico che conferisce nobiltà all’immagine.
Il restauro del disegno, che risultava fortemente danneggiato, ha permesso la lettura esatta dell’opera e la possibilità di confermare che è stato realizzato a carboncino sia nel tratto modulato sia nel chiaroscuro ed è stato infine interamente ripassato a stilo.
Il riferimento cronologico, plausibile ma non certo, lo vede situato intorno alla seconda metà del Seicento.

AUTORE Cristoforo Savolini
DATA 1650 ca
MATERIA E TECNICA Carboncino su Carta
TECNICA OPERA Carboncino, gessetto, carta originariamente cerulea vergata e filigranata; incisione a stilo dei contorni.
DIMENSIONI mm 1320 x 1435
INVENTARIO Reg. Cron 876
Opera non esposta