Il dipinto proviene dalla chiesa di San Giovanni Evangelista nell’antico Collegio dei Dottori di Milano, presso il palazzo dei Giureconsulti, per la quale fu eseguito poco prima del 1590. Si tratta di un’opera di potente efficacia, nella quale Figino rielaborò con successo le diverse suggestioni classiciste assimilate durante il soggiorno romano: dallo studio degli affreschi della Sistina provengono il possente San Giovanni Evangelista così come il demonio di spalle nell’angolo a destra, mentre San Michele è ripreso da un prototipo di Raffaello destinato ad avere straordinario successo, il San Michele arcangelo oggi al Louvre, commissionato nel 1518 da papa Leone X Medici.
La composizione è quasi slegata e costruita su contrappunti. Una Madonna dal volto forte, non idealizzato, assiste impassibile su un trono di nuvole alla vittoria di san Michele sul demonio, che vediamo in scorcio nell’angolo destro del dipinto. San Giovanni Evangelista, il cui viso ha fatto porre Figino tra i precedenti lombardi di Caravaggio, guarda la Vergine ma indica la lotta tra l’arcangelo e Satana che descriverà nell’Apocalisse, soggetto adatto a un luogo di valore politico.
AUTORE Giovanni Ambrogio Figino
DATA 1588
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 314 x 175
INVENTARIO 477
SALA XV
Opera esposta