La Chiesa di San Nicolò ai Frari conservava, prima della soppressione, un importante ciclo di dipinti del Veronese purtroppo smembrato e disperso in sedi diverse: tale ciclo attesta la maturità ma anche l’ultima grande impresa di carattere religioso del maestro. Per quello che attiene alla cronologia, la si ipotizza sulla base della data di riconsacrazione della chiesa nel 1582 e alla mancanza nella Guida del Sansovino del 1581, di notazioni sul ciclo di pitture.
In questa tela Veronese ritrae due episodi evangelici di rado associati, legandoli visivamente attraverso un gioco di linee diagonali che dall’angolo superiore sinistro guida l’occhio verso la parte destra della composizione, dove Cristo, nel deserto, è affiancato dal demonio tentatore. Vero protagonista della scena è il paesaggio al centro, con i suoi magnifici effetti luministici resi a tocchi veloci che sfumano nella lontana Gerusalemme.
Didascalia d’autore
Preparazione e prova. L’una apocalittica, carnale; l’altra cupamente psicologica. Uno spruzzo del Battista su Gesù nel fiume e, apriti cielo, calano angeli dalle vesti accese e un paffuto cherubino col paracadute di seta. Gli occhi di tutti su Cristo, i Suoi sulla fulgida Colomba. Poi quaranta giorni di deserto e digiuno, ed ecco a destra il diavolo che tenta Cristo col Potere Mondano. Ma il Suo abito rosa e azzurro emana ancora quel tanto di luce battesimale che basta per dire: Vattene, Satana!
Tim Parks
AUTORE Veronese (Paolo Caliari)
DATA 1582 circa
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 248 x 450
INVENTARIO 136
SALA IX
Opera esposta