Questo artista fu considerato un ritrattista aulico, altamente considerato dalla nobiltà, dalla classe politica e da quella ecclesiastica. Per lui l’esercizio del disegno fu una necessità che durò per tutto l’arco della sua carriera.
In questa occasione ci troviamo di fronte ad un esempio prezioso di ritratto privato da conservare presso l’intimità familiare. Non si trattava più infatti di celebrare i volti in modo solenne, come era solito fare, ma piuttosto di ritrarre liberamente le espressioni naturali ed intense dei propri cari e in questo caso sue.
Figino era consapevole di essere uno degli artisti più celebrati del suo tempo, veniva infatti acclamato come nuovo Apelle del disegno di Brera.
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TITOLO
Autoritratto
AUTORE Giovanni Ambrogio Figino
DATA 1585 ca.
MATERIA E TECNICA Matita su Carta
TECNICA OPERA Matita nera, sanguigna, tracce di gessetto bianco su carta originariamente grigio cerulea.
DIMENSIONI mm 321 x 219
INVENTARIO 869
FIRMA Io Ambrosij Figini Effigies
Opera non esposta
AUTORE Giovanni Ambrogio Figino
DATA 1585 ca.
MATERIA E TECNICA Matita su Carta
TECNICA OPERA Matita nera, sanguigna, tracce di gessetto bianco su carta originariamente grigio cerulea.
DIMENSIONI mm 321 x 219
INVENTARIO 869
FIRMA Io Ambrosij Figini Effigies
Opera non esposta