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Visita la Pinacoteca di Brera
Torna Brera/Musica nelle sale della Pinacoteca di Brera!
A giugno doppio appuntamento con Brera/Musica, in presenza in Pinacoteca e on line sul sito pinacotecabrera.org.
Questo mese tornano i giovedì serali con la musica live nelle sale del museo: terzo giovedì del mese, tre ore di musica, a tre euro a partire dalle ore 18.00.
Giovedì 16 giugno, dalle 18 alle 22.20 (ultimo ingresso alle 21:00) sarà possibile ammirare l’intera collezione della Pinacoteca di Brera.
Allo stesso tempo, giovani musicisti suoneranno nelle splendide sale circondati dalle opere del museo.
Come sempre la serata musicale offre al pubblico l’occasione di ammirare l’intera collezione, visitare le splendide sale riallestite e naturalmente ascoltare i giovani interpreti, che si collocheranno in diverse sale all’interno della Pinacoteca: la scelta del programma scaturisce dalle emozioni suggerite dai dipinti.
Gli studenti saranno inoltre disponibili a rispondere alle domande del pubblico, in un inconsueto, dinamico scambio tra le arti.
Prenotazione obbligatoria:
PROGRAMMA
PUY DE SAINT-CYR
Composto da specialisti della musica antica provenienti da Belgio, Francia, Italia e Spagna, il ‘Puy de Saint-Cyr’ nasce nell’estate del 2020 ispirandosi alle antiche confraternite di musicisti e poeti originarie del nord della Francia che si diffusero in molte città dalla metà del XIII secolo fino ai primi anni del XVIII secolo. I membri dei ‘puy’, uomini e donne, si ritrovavano per fare musica insieme sfidandosi in gare di composizione, poesia e improvvisazione, costituendo così un raffinato e brillante polo intellettuale e artistico della comunità.
Dedicato all’esecuzione di pagine rare e poco conosciute del repertorio medievale e rinascimentale, il ‘Puy de Saint-Cyr’ si propone la riscoperta di una prassi storica attenta e musicalmente curata, intrecciando alla performance musicale momenti di poesia e recitazione, per catturare l’immaginazione del pubblico contemporaneo ed accompagnarlo per mano nel viaggio in un affascinante passato dai colori sorprendentemente vivaci e luminosi.
Caterina Chiarcos (voce e ghironda)
Lorenzo D’Erasmo (tamburi a cornice e idiofoni)
Usignoletto selvaggio
L’usignolo che canta la sera è da sempre un’allegoria dell’innamorato: non a caso è eletto principe degli uccelli canori nei giardini e messaggero alato d’amore.
Tuttavia nel Medioevo è spesso definito “selvaggio”, in parte perché come uccello selvatico non è riducibile in cattività, ma anche per invidia: le regole dell’amor cortese cavalleresco a cavallo tra XII e XIII secolo non consentono di conquistare realmente la propria amata come invece può fare l’usignolo, il cui canto prende quindi la sfumatura di una risata beffarda o di un lamento malinconico.
Alle dichiarazioni di amore vassallo e guerriero dei cavalieri francesi e provenzali fanno da contraltare le ballate del codice Rossi di area veneta, in cui il fin’amor cortese cede il passo al pragmatismo e al gioco: se la dama nasconde il volto dietro un velo, come può aspettarsi che se ne elogi la bellezza nelle canzoni?
Li granz desirs, Conte d’Anjou, XII-XIII secolo
Amor mi fa cantare alla Francesca, Anonimo veneto, XIII-XIV secolo
Kalenda Maya, Raimbaut de Vaquerais, XII-XIII secolo
Contre la froidor, Messer Jacques de Tyson, XII-XIII secolo
Per troppo fede, Anonimo veneto, XIII-XIV secolo
Le rossignolet salvatge, Gaucelm Faidit, XII-XIII secolo
Esbahiz en lonc voiage, Messer Pierre de Corbie, XII-XIII secolo
Can vei la lauzeta, Bernart de Vantadorn, XII-XIII secolo
Che ti giova, Anonimo veneto, XIII-XIV secolo
La douce voiz, Castellano di Coucy, XII-XIII secolo
Jung Min Kim (liuto e voce Rinascimentale)
Dowland’s teaparty
Dowland’s teaparty è un programma dedicato alla musica da camera nell’Inghilterra nel Cinquecento, epoca del grande liutista John Dowland, di Alfonso Ferrabosco – semi sconosciuto in Italia ma famosissimo presso la corte inglese-, Robert Johnson e Antony Holborn. Il programma è costruito da fantasie per liuto solo, canzoni e diverse composizioni in forma di danza, di carattere morbido e languido ma anche divertito e brillante, che rimandano ad un intrattenimento personale, un momento per sé stessi nella quiete di un tardo pomeriggio inglese piovoso all’ora del tè.
Fortune, John Dowland (1563-1626)
Like hiermit poore, Alfonso Ferrabosco (1574-1628)
Mr. Dowland’s Midnight, John Dowland
Dowland’s Galliard, John Dowland
VII Alman, Robert Johnson (1583-1633)
A galliard for the Lute, Francois Campion (1686-1747)
Pavan for the Lute, Francois Campion (1686-1747)
As it fell on a holly eve, Antony Holborn (1545-1602)
Lute Galliard n.13, Antony Holborn (1545-1602)
Prealudia, Anonimo
A Fancy, John Dowland
A coy joy, John Dowland
So beautie on the waters stood, Alfonso Ferrabosco
Galliarda Dulandi 39, John Dowland
Sorrow, sorrow stay, John Dowland
Pavin 6, Alfonso Ferrabosco
Come my Celina, let us prove, Alfonso Ferrabosco
Sir John Smith, His Almain, Dowland
O eyes, o mortall starres, Alfonso Ferrabosco
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Miklòs Papp (violino)
Roberto Ghezzi (viola)
W. A. Mozart
Duo per violino e viola in Sol maggiore, K.423