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Visita la Pinacoteca di Brera
Jazz al museo
La Pinacoteca di Brera, in occasione del festival JAZZMI, è lieta di ospitare la performance musicale “Oreb” del sassofonista Dimitri Grechi Espinoza.
Orario: 11.00 Dove: Pinacoteca di Brera, sala 8 Ingresso: incluso nel costo del biglietto d'ingressoJAZZMI è un festival diffuso, che dal 4 al 15 novembre a Milano, prevede oltre 120 eventi. Concerti, mostre, incontri, workshop, rassegne e molto altro. La trasformazione della città e la valorizzazione dei suoi spazi per portare il jazz ad esprimersi in realtà consolidate e ad invadere luoghi del tutto nuovi per creare una realtà cittadina dinamica, in costante movimento e alla ricerca di sorprendenti innovazioni.
La Pinacoteca di Brera è lieta di aderire a questa iniziativa, ospitando nelle sue sale le note di Dimitri Grechi Espinoza, noto sassofonista che in museo si presenta con un progetto unico nel suo genere Oreb, nel quale fa incontrare due grandi passioni: lo studio della scienza sacra nelle culture tradizionali e la ricerca sul suono portata avanti da anni con l’obbiettivo di riscoprire il respiro profondo dei luoghi sacri di tutto il mondo.
Nella penombra di una chiesa o di un teatro o di uno “spazio sonoro” egli avvolge l’ascoltatore con le note del suo sax, dal quale riesce a tirare fuori arcobaleni di armonici “liberati” dal sistema temperato. Lo fa suonando “tra le note” e “sulle note” sfruttando le antiche forme architettoniche (o il riverbero prodotto da un sofisticato apparecchio elettronico) che rispondono ai fraseggi modali con risonanze trasformate dal musicista in contrappunti dal fascino ancestrale. Il duduk armeno di Djivan Gasparyan, la spiritualità free di John Coltrane, le tradizioni nomadi del Sahara e la ripetitività di John Surman sono suggestioni che saltano all’orecchio ascoltando OREB.
“il mio più grande desiderio come musicista in quest’epoca è quello di contribuire a riportare la musica alla sua primitiva funzione di “dialogo” con il Sacro, nel quale superare differenze di credo, distanze culturali e incontrare così se stessi e gli altri nella conoscenza dell’Unità che lega l’intero ordine cosmico.”