Pinacoteca di Brera Informazioni
Antonia Pozzi
PINACOTECA DI BRERA

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20/05/2017 Sala Lalla Romano presso la Biblioteca Nazionale Braidense (Via Brera 28, Milano)

Antonia Pozzi

Poeti da non dimenticare – Gaia De Pascale presenta il suo nuovo libro Come le vene vivono del sangue. Vita imperdonabile di Antonia Pozzi

Antonia Pozzi Orario: 11.00

Dove: Sala Lalla Romano presso la Biblioteca Nazionale Braidense (Via Brera 28, Milano)

Ingresso: ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.

Introduce Anna De Simone
Letture di Clara Monesi
Interviene Fabio Minazzi

Coordina Antonio Ria

«Antonia Pozzi, nata a Milano nel 1912, morta di propria volontà a ventisei anni nel 1938, costituisce uno di quei rarissimi casi letterari che poi si rivelano qualcos’altro e resistono al mutare delle mode e dei gusti, conquistandosi un posto durevole nella storia della poesia» (da: Antonia Pozzi, Parole, Mondadori 1939).
Sulla sua poesia Eugenio Montale (che curò la prima edizione delle poesie di Antonia Pozzi, voluta da Vittorio Sereni) lascia una testimonianza preziosa: «un’aerea uniformità era il suo limite più evidente: la purezza del suono e la nettezza dell’immagine il suo dono nativo». In anni recenti lo studio dell’opera di Antonia Pozzi, che non ebbe nessuna opera pubblicata in vita, è ripreso attivamente, grazie anche all’edizione dell’opera completa (Tutte le opere, a cura di A. Cenni, Garzanti 2009; Parole. Tutte le poesie, a cura di G. Bernabò e O. Dino, Àncora 2015). La vita e la personalità dell’autrice è stata esplorata anche con opere cinematografiche.

Gaia De Pascale, genovese, è dottore di ricerca in Analisi e interpretazione dei testi. Lavora come redattrice e consulente editoriale, insegna nella scuola pubblica. Ha scritto, fra l’altro, Scrittori in viaggio. Narratori e poeti italiani del Novecento in giro per il mondo (Bollati Boringhieri 2001).
Nel suo Come le vene vivono del sangue: Vita imperdonabile di Antonia Pozzi (Ponte alle Grazie 2016) ricostruisce, tra fiction e realtà, attraverso un toccante monologo, la biografia dell’artista, prendendo l’avvio proprio dalla fine, dal ritrovamento del suo corpo tra la neve a Chiaravalle. Come se, da quel labile confine tra la vita e la morte Antonia Pozzi ripercorresse l’intera sua vita.

Fabio Minazzi, Professore ordinario di Filosofia della scienza presso l’Università degli Studi dell’Insubria a Varese, presenterà l’Archivio di Antonia Pozzi, ora raccolto presso il Centro Internazionale Insubrico, di cui è Direttore scientifico; per l’occasione, proietterà alcuni film inediti realizzati da Antonia Pozzi e conservati nell’Archivio.

Si ricorda che non si può entrare in Sala a incontro iniziato.
 

Per informazioni:

Info: 348 5601217
www.lallaromano.it

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