
21/04/2018
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Il quadro è pervenuto alla Pinacoteca assieme al suo pendant grazie al legato di Pietro Oggioni. Le origini del vedutismo di Guardi, che si era formato come pittore di figure nella bottega del padre Domenico, si possono far risalire alla metà degli anni cinquanta del Settecento, quando Francesco si avvicinò a Canaletto imitandone inquadrature prospettiche e respiro paesaggistico, adottando tuttavia una trattazione pittorica più rapida e sfrangiata, che riproduceva sulla tela atmosfere più mosse e vibranti di quelle elaborate dal maestro.