La tavola, che fu eseguita attorno al 1490 per la chiesa di San Domenico ad Ancona, presenta un’insolita iconografia che ambienta il martirio del santo, raffigurato secondo la tradizione legato a un albero e colpito da frecce, sullo sfondo di un canale veneziano percorso da gondole.
Lo sfondo rivela la passione narrativa dell’artista, che aveva operato come miniatore in Italia centrale e aveva sviluppato uno straordinario interesse per le descrizioni vivaci e per le soluzioni grafiche nervose ed espressionistiche. La figura del santo, invece, si caratterizza per una monumentalità solenne, che rimanda al dipinto di analogo soggetto eseguito da Antonello da Messina (oggi a Dresda), dal quale deriva anche il dettaglio della colonna scorciata.
Didascalia d’autore
La bellezza del giovane Sebastiano ne faceva un soggetto irresistibile per gli artisti, ansiosi di dar prova della loro capacitá di rendere l’anatomia umana. L’immagine che ne risultava era spesso quella di una sofferenza estatica, quasi erotica addirittura. Questo Sebastiano è diverso. La colonna romana spezzata parla di storia, ma lo sfondo è un brulicante paesaggio urbano del Quattrocento, reso magistralmente nel dettaglio. Lo scontro di tutta questa vita con la sofferenza solitaria riveste un soggetto antico con un dramma nuovo, e sfida l’occhio a spostarsi dall’uno all’altro.
Sarah Dunant
AUTORE Liberale da Verona
DATA 1495-1500 circa
MATERIA E TECNICA Olio su Tavola
DIMENSIONI cm 198 × 95
INVENTARIO 263
SALA VI
Opera esposta