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I bassorilievi tattili e il Corso di formazione a Bologna

Nel solco degli obiettivi di inclusività propri della Pinacoteca di Brera, sono stati realizzati tre bassorilievi prospettici delle opere di Caravaggio (Cena in Emmaus), Giacomo Ceruti (Portarolo seduto con cesta a tracolla uova e pollame) e Francesco Hayez (Il Bacio). 

Il progetto nasce per rendere la fruizione più coinvolgente per tutti ma in modo particolare per il pubblico non vedente e ipovedente. I bassorilievi, realizzati a mano, sono traduzioni tridimensionali in resina allestite su banchetti appositamente ideati e posizionati davanti all’opera. I banchetti sono corredati da una didascalia ad alta leggibilità e in braille e l’esperienza tattile è accompagnata e arricchita dalle tracce audio con la descrizione morfologica delle opere, tratte dal progetto DescriVedendo. Le descrizioni DescriVedendo saranno presto sostituite da nuovi testi appositamente studiati per accompagnare l’esplorazione tattile dei bassorilievi. 

Questi bassorilievi non devono essere considerati solo opere artistiche, ma la loro realizzazione ha seguito precise regole di percezione ottica e tattile in senso tiflologico. Per ottenere questo risultato un gruppo di educatori museali dei Servizi educativi della Pinacoteca ha seguito un corso di formazione ideato su misura presso il museo Anteros, che si trova all’interno dell’Istituto dei ciechi di Bologna.  Il museo Anteros è specializzato in traduzioni tridimensionali in bassorilievo di celebri dipinti compresi tra Medioevo ed Età moderna, con particolare attenzione alla pittura rinascimentale. 

Il gruppo di lavoro si è recato periodicamente a Bologna, dove è stato supportato dal professor Gualandi e della dottoressa Loretta Secchi, che l’ha indirizzato verso una lettura più efficace dei diversi piani prospettici dell’opera presa in considerazione. Questo tipo di studio ha portato alla realizzazione di volumi, in alcuni casi esplorabili quasi a tutto tondo, pienamente comprensibili al tatto, grazie anche a una specifica attenzione alla resa materica delle diverse parti. 

L’integrazione delle diverse competenze dei membri del gruppo e il lavoro di squadra che ne è derivato, quasi da antica bottega artistica, hanno portato a un risultato pronto per essere testato dal pubblico. 

Obiettivi

– Creare e consolidare rapporti di scambio culturale e di formazione con enti e associazioni che si occupano di questo tipo di utenza, acquisendo in tal modo le competenze necessarie alla realizzazione di bassorilievi tiflologici. 

– Aumentare l’affluenza in museo da parte del pubblico ipovedente o cieco fornendo strumenti di visita specifici. 

– Offrire a tutto il pubblico un ulteriore mezzo di lettura dell’opera d’arte, attraverso il tatto, senso usualmente bandito dalla fruizione museale e sensibilizzarlo alle necessità e ai bisogni di altri visitatori.. 

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Cortile d'onore di Brera