Ritratto di gentiluomo anziano con guanti (Liberale da Pinedel?)
Scheda tecnica
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Titolo
Ritratto di gentiluomo anziano con guanti (Liberale da Pinedel?) -
Autore
Lorenzo Lotto -
Anno
1542 – 1544 -
Dimensioni
cm 90 x 75 -
Inventario
370 -
Sala
XIX -
Firma
L. LOTO
Lorenzo Lotto (Venezia 1480 – Loreto 1557) è stato uno dei protagonisti del Rinascimento italiano; ha lavorato soprattutto a Venezia, a Bergamo e nelle Marche, dedicandosi sia alla pittura sacra che al ritratto. L’artista, che non fu mai ritrattista di corte, ebbe fra i suoi committenti vescovi, militari, mercanti, ricchi artigiani e professionisti.
L’identità dell’effigiato, tutt’ora non certa, corrisponde probabilmente al notaio trevigiano Liberale da Pinedel (1495-1548). La tela fu realizzata intorno al 1543, quando il maturo pittore aveva assimilato ed elaborato alcuni aspetti stilistici, compositivi e tecnici del più celebre ritrattista del suo tempo: Tiziano Vecellio.
La critica è unanime nel considerare questo dipinto uno dei migliori ritratti eseguiti da Lorenzo Lotto per qualità ed espressività, nonché uno dei capolavori del genere per l’epoca.
L’opera è stata acquisita dalla Pinacoteca nel 1859.
La tela si trova dal febbraio 2019 nel Laboratorio di restauro trasparente della sala XVIII (fig. 2) dove è visibile l’intervento in corso.
Prima del restauro il dipinto è stato oggetto di un’accurata campagna fotografica e diagnostica (figg. 3, 4), comprendente riprese in luce diffusa e radente, macrofotografie e fotografie al microscopio, riflettografia infrarossa (IRR), infrarosso falso colore (IRFC), fluorescenza ultravioletta (UVF), spettrometria in riflettanza (Vis-RS). Gli esiti e le osservazioni dirette dell’opera hanno consentito di approfondire la conoscenza della tecnica dell’artista, permettendo di impostare ogni fase dell’intervento di restauro.
In seguito l’artista ha impostato la composizione del ritratto dal vero, disegnando direttamente sulla superficie chiara con un pennello sottile. Nelle immagini in infrarosso (IRR) è possibile leggere ad alti ingrandimenti minime tracce del disegno sottostante, come le leggere linee che si notano in corrispondenza di bocca ed occhi (fig. 6).
La stesura pittorica ad olio è fluida e sottile, con pennellate più rilevate in corrispondenza delle lumeggiature e velature trasparenti per il gioco di neri e bruni che caratterizza la veste (fig. 7).
Restauri precedenti e stato di conservazione
Il dipinto è stato restaurato più volte prima del suo ingresso nel museo. Un importante intervento ha compreso la foderatura della tela e la sostituzione del telaio, del quale è necessario verificare la funzionalità poiché la tela appare leggermente deformata. Sono visibili alcuni ritocchi alterati, concentrati lungo il perimetro e in corrispondenza di una pregressa lacerazione del supporto. Piccole cadute di colore e abrasioni sono visibili nella zona centrale e lungo i bordi. Una vernice protettiva, molto fluorescente alla luce UV, appare ormai ingiallita, opacizzata e disomogenea a causa di precedenti parziali puliture in corrispondenza del volto e dei risvolti della giacca (figg. 3, 8).
Intervento di restauro
La pulitura ha seguito criteri di gradualità, selettività e controllabilità delle applicazioni, ha compreso la rimozione degli strati di deposito superficiale e l’assottigliamento delle vernici, delle patinature non originali e dei ritocchi ormai alterati.
Attualmente la pulitura è terminata, e dal confronto con l’immagine prima del restauro è possibile apprezzare il recupero di leggibilità dell’immagine, la varietà dei toni e degli effetti materici della veste e degli incarnati.