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Testa di vecchio di profilo verso destra

Scheda tecnica
  • Titolo
    Testa di vecchio di profilo verso destra
  • Anno
    1508 - 1510 ca. 
  • Dimensioni
    mm 129 x 78
  • Inventario
    Reg. cron. 7415; Inv. 946

Il foglio è pervenuto nella Pinacoteca di Brera con il lascito di Lamberto Vitali (Milano, 1896-1992), il famoso collezionista e storico della fotografia nonché amico di Giorgio Morandi di cui curò il catalogo generale, con cui arrivarono a Brera pezzi archeologici e opere, dipinti e disegni, d’arte antica e moderna. Il disegno di Leonardo era stato da lui acquistato all’asta Finarte del 3 dicembre 1975 (catalogo n. 217) dove figurava come “Leonardo da Vinci (Scuola): Testa virile di profilo, mm 130 x 78. Sanguigna su carta giallina; a tergo annotazioni a sanguigna”. Fece scalpore il basso prezzo d’aggiudicazione (meno di trecento dollari), dato che il disegno era stato ritenuto di scuola nonostante le annotazioni, visibilmente autografe, al verso. Confermato come un originale di Leonardo da Konrad Oberhuber, allora conservatore dei disegni nel Fogg Art Museum di Cambridge, in una lettera al proprietario del 1976 (benché “somebody may have re-inforced it later on a little bit”: vedi Marani 2001, p. 98, per i riferimenti alla corrispondenza ora nell’Archivio eredi Lamberto Vitali), il foglio fu ritenuto autografo anche da Federico Zeri e da Carlo Pedretti, il quale ultimo lo ha ripetutamente pubblicato (1979; 1980; 1985) datandolo a circa il 1510-1511 e identificando gli schizzi e le note al verso come pertinenti al progetto per un contatore d’acqua progettato da Leonardo per Bernardo Rucellai quando era “in Franza” (cioè durante il suo soggiorno a Milano allora occupata dai francesi) e ricordato da fonti antiche (Benvenuto di Lorenzo della Golpaja). Il profilo virile, calvo, dalle palpebre pesanti, con doppio mento e guance cadenti, labbro inferiore sporgente e sguardo perso nel vuoto, più che un disegno caricaturale sembra una descrizione partecipata della vecchiaia, di cui l’artista sembra condividere gli esiti emotivamente. Se il tratteggio molto fine sulla parte bassa del volto è innegabilmente eseguito con la mano sinistra, rimane da accertare se quelli che sembrano segni di ripassatura sul profilo e sulla fronte non siano piuttosto pentimenti e rinforzi eseguiti dallo stesso Leonardo che era uso delimitare con doppi o tripli contorni le sue teste fino a raggiungere il volume e l’effetto tridimensionale desiderato (come nel profilo di fanciulla dell’Ambrosiana, cod. F 274 inf. 14). Sembra di vedere qui un Leonardo pacificato, che ritrae la vecchiaia per quello che essa rap- presenta (decadenza fisica, stanchezza, venir meno di ideali e prospettive) lontano dagli incubi e dalle deformazioni con cui era andato “caricando” teste di vecchi e di vecchie negli anni prece- denti, rendendo grottesca e quasi caricaturale questa fase della vita. Pedretti ha paragonato questa nobile testa con un profilo disegnato su un foglio della Royal Library a Windsor (inv. CIN 912599), che reca anche lo schizzo per l’intero padiglione del contatore d’acqua, ma l’uomo sembra assai più giovane e non corrisponde alla tipologia qui presentata. Una generica somiglianza si ritrova invece nella testa disegnata in due repliche di Melzi raffiguranti un personaggio seduto panneggiato: una a Torino, Biblioteca Reale (n. 15584), l’altra a Windsor (inv. CIN 912584), entrambe anch’esse a matita rossa, che per Pedretti richiamano modelli anatomici assegnabili al 1510 circa (Pedretti 1975. p. 33, cat. 16; Clark, Pedretti 1968, I, p. 115). Una datazione che precede, attorno al 1508-1510, appare dunque possibile per questa malinconica testa di vecchio.

Bibliografia: Pedretti 1979; Pedretti 1980, II, p. 860, fig. 115 (recto) e 116 (verso); Pedretti 1985, III, p. 863, figg. 115 (recto), 116 (verso); Contardi, in Roma-Milano-Firenze 1998, p. 9; Marani 2001, pp. 98-99, cat. 63; Pietro C.Marani in AA.VV., De Visi Mostruosi e Caricature. Da Leonardo da Vinci a Bacon, catalogo della mostra a cura di P.C.Marani, Venezia 2023.

 

Pietro C. Marani

 

* Tecnica: matita rossa su carta bianca ingiallita.

Al verso: disegni di ingranaggi e le scritte “braccia 1” e “i fusi son lunghi 5 [?] once”.

Provenienza: Milano, Finarte, 3 dicembre 1975, lotto 217; Lamberto Vitali (Milano,1896-1992; lascito alla Pinacoteca di Brera, 1994.

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