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Studio per Ganimede sull’ aquila e per una figura femminile seduta a terra (r.) – Due studi per Giove e Ganimede (v.)

Scheda tecnica
  • Titolo
    Studio per Ganimede sull’ aquila e per una figura femminile seduta a terra (r.) – Due studi per Giove e Ganimede (v.)
  • Autore
    Simone Cantarini (il Pesarese)
  • Dimensioni
    mm 267 x 201 (di massima)
  • Inventario
    92

Gli studi nelle due facce di questo foglio sono dedicati al racconto mitologico di Giove che, invaghitosi del giovane Ganimede, si trasformò in aquila e lo trasportò nell’Olimpo per farne il suo coppiere (Ovidio, Metamorfosi, X, 152-161).

Il recto del disegno presenta il giovane Ganimede di spalle seduto sull’aquila, più in alto una figura femminile distesa che non riguarda lo stesso progetto, tracciata precedentemente rispetto a quello e da confrontare con figure femminili quali quella in alto sul disegno inv.511 (si veda Ambrosini Massari 1997, pp. 145-148, scheda n. 3) con cui condivide anche il punto di stile e con prove per le figlie di Loth nell’omonimo dipinto (Bologna, collezione privata, si veda Cellini 1997, p. 185, scheda n 44).

Sul verso del disegno in parola un cerchio contiene l’immagine di Giove che bacia Ganimede, ripetuta più in alto e più piccola fuori dalla cornice tonda. Ganimede qui simboleggia Amore e infatti ha le ali sul dorso, l’arco in mano e la faretra. Una sanguigna molto vicina a questa, con accanto Giove Cupido in piedi, si trova nella collezione Gordon di New York (18 Febbraio 1991, lot. 221)

Questo soggetto grafico non trova riscontri tra i dipinti realizzati da Cantarini ed è da collocare nella prima fase bolognese della carriera, per la morbidezza e sontuosità dei corpi, per l’insistenza sulle modulazioni dei contrasti luce-ombra, ottenuti col caratteristico tratteggio breve parallelo.
 

Bibliografia essenziale: Anna Maria Ambrosini Massari in Anna Maria Ambrosini Massari, Marina Cellini, Disegni di Simone Cantarini a Brera: la collezione Acqua, in Simone Cantarini nelle Marche, catalogo della mostra Pesaro (Venezia) 1997, pp. 144-282.

 
 
Anna Maria Ambrosini Massari

 
Autore: Simone Cantarini (Pesaro, 1612 – Verona, 1648)
* Tecnica: matita rossa (r.) matita nera e rossa (v.) su carta bianca ingiallita.

Scritte e timbri sul disegno: sul recto in basso a destra: Simone Cantarini da Pesaro; sul verso in alto a destra: n°270; in basso al centro: 232 (a matita in grafia moderna) timbro in basso a destra.

Provenienza: Acqua, acquisto 1857, Accademia Belle arti di Brera.

Bibliografia: Acqua, n. 200; Malaguzzi Valeri 1906, n.38; Emiliani 1959, Appendice, n.31, p.74; Mancigotti 1975, p.277; Ambrosini Massari 1997, pp. 252-253.

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