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Studio per Allegoria della musica

Scheda tecnica
  • Titolo
    Studio per Allegoria della musica
  • Autore
    Simone Cantarini (il Pesarese)
  • Dimensioni
    mm 190 x 137
  • Inventario
    47

“Bellissima traccia” (Emiliani 1959) per il dipinto omonimo (Milano, Collezione Pasquinucci; Emiliani 1959 a, tav. 187 d; 1959 b, n. 56 pp. 125-126; 1959 c, p. 39) la sanguigna è un esempio della progressiva astrazione del segno che caratterizza la grafica di Cantarini negli ultimi anni della sua attività.

Rari tratti sapienti e nuova predilezione per i valori tonali con cui si costruisce la sua personale versione di un classicismo prezioso ma mai austero, che riscopre “l’attillata ripresa di eleganze domenichiniane” (Emiliani 1959b, p.125).

Cantarini procede nella definizione di una sua peculiare tipologia femminile che elabora da precisi modelli reniani modulati su ricordi marchigiani: qui e ora, Raffaello e Guerrieri, particolarmente quello delle tele in San Pietro in Valle a Fano (Ambrosini Massari 1993a, p. 254).

Enorme l’incidenza di questi modelli nella successiva scuola bolognese, a partire dagli esempi clamorosi del Pasinelli, come dimostrano le sue tele con La Musica (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica, Emiliani cit; Baroncini 1993, n.1 ante, p.158) e La Pittura (Ubicazione sconosciuta, Baroncini 1993, n.14, pp.185-187).

Una figurina suona il cimbalo e la coppia di Pittura e Scultura insieme erano i soggetti di due dipinti che si trovavano tra decine di altri nello studio del pittore alla sua morte, da dove giunse a Pesaro presso gli eredi Cantarini ed è registrato in un inventario del 1738, al passaggio di proprietà tra eredi della famiglia (Cellini 1997, Parte III, D, pp. 121-125).

Una copia antica della Pittura è al Narodowew Muzeum di Varsavia (Emiliani 1959b, p.126; in Mancigotti 1975, p.138, fig.77 come di Cantarini. Per un riassunto sul modello cantariniano della Pittura e sua diffusione Ambrosini Massari 1995, n.55(v.), pp.109- 111).

La progettazione per una serie allegorica è documentata, accanto al disegno di Brera, da quello di Rio de Janeiro (Biblioteca Nacional, Ambrosini Massari 1995, n.55v., p.109- 111) con Allegoria della Poesia e della Pittura, dalla probabile Poesia di un foglio del Sréprüvészeti Mùzeum di Budapest (inv. K 69.5; Czére 1989, n.53, p.110-111; sul recto uno Studio per gli armati della resurrezione indicazione concreta per una datazione attorno al 1645 di queste invenzioni, vedi scheda 15.II), dalla Pittura braidense (Ambrosini Massari 1997, p. 166, scheda n. 25, inv. 62) e da quello con Allegoria dell’Astronomia del Musée des Beaux Arts di Besançon (inv.2238D r., Emiliani 1959b, pp.126-127; riprodotto in Baroncini 1993, p.342, accanto allo Studio per Astronomia di Lorenzo Pasinelli, Stoccarda, collezione Fachesenfeld, inv.II/1331, esemplato in tutto sul modello del Cantarini).

Nelle fonti e inventari antichi si trova frequente menzione della realizzazione su tela dei soggetti: una Poesia compagna di una Musica che suona il liuto in collezione Ballatino a Bologna (Malvasia-Marzocchi 1983, p.189); sempre bolognese la Suonatrice della collezione Girotti e quelle delle famiglie Cospi (Oretti Ms B 104, b 16/20; indici Calbi- Scaglietti 1984, p.55, segnalata da Emiliani cit,) e Zagnoni dove la descrizione rimanda a un diverso prototipo: Un giovane coronato di lauro e con un violino in mano, viene creduto per Apollo o per la Musica (Oretti Ms B 109, 10/14; Ms B 128, c.437. Si conoscono dipinti con questo soggetto, copie da Cantarini, uno in Bellini 1987, p.26, Pesaro, Banca Popolare Adriatico, uno Roma, collezione privata (pubblicato in Santini 1994, p.11) come autografo ed ancora uno in collezione privata.

In collezione Grassi troviamo invece dipinti a mezza figura di una Pittura e di una Astronomia (Giordani Ms 1549, c.21; ricordati da Emiliani 1959b, p.126) una Pittura era di proprietà Angelelli, tra i Quadri collocati lungo il portico di S.Maria dei Servi, il 14 giugno 1812, n.12 (Emiliani cit,) ed una abbozzata, in collezione Zani (Morselli 1997).

A Pesaro verso la metà dell’Ottocento possedeva una Pittura la celebre famiglia Mosca (Giordani Ms 1794, c.189; Ms 1549, c.10; segnalato da Emiliani 1959b). Mentre nel 1706 una Poesia era tra i dipinti mandati alle mostre romane di San Salvatore in Lauro da monsignor Fabio degli Abbati Olivieri di Pesaro e un’altra la mandava Vittoria Falconieri nel 1711 (De Marchi 1987; Cellini 1996, pp. 120, 260).

Delle diverse redazioni di queste opere, evidentemente più di un esemplare, anche ammettendo che possano aver trasmigrato nelle collezioni citate, è giunta a noi autografa solo la Musica Pasquinucci.

Un elenco dei dipinti dispersi si veda in Colombi Ferretti 1992, pp. 126-132.
 

Bibliografia essenziale:

Anna Maria Ambrosini Massari in Anna Maria Ambrosini Massari, Marina Cellini, Disegni di Simone Cantarini a Brera: la collezione Acqua, in Simone Cantarini nelle Marche, catalogo della mostra Pesaro (Venezia) 1997, pp. 144-282.

 

Anna Maria Ambrosini Massari
 

 
Autore: Simone Cantarini (Pesaro, 1612 – Verona, 1648)
* Tecnica: matita rossa.

Controfondato, macchie da assorbimento colle in basso, lato sinistro irregolare, lieve lacuna angolo superiore destro; cornice: tipo a.

Scritte e timbri sul disegno: in basso a destra: Sim.e Cantarini da Pesaro; timbro in basso a destra.

Scritte e timbri sul controfondo: in alto a destra: 289; affiora dal verso in alto a sinistra: n°289.

Provenienza: Acqua, acquisto 1857, Accademia Belle arti di Brera.

Bibliografia: Acqua, n. 289; Emiliani 1959, n.17, p.34; 1959a, n.187c; 1959b, p.125-126; 1959c, p.39; Mancigotti 1975, n.148, p.221, p.276; Bellini 1987, n.26, p.77; Ambrosini Massari 1995, p. 109; 1997, pp. 176-177.

Esposizioni: Milano 1959; Roma 1960; San Severino Marche 1987.

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