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Ritratto di Andrea Doria come Nettuno

Scheda tecnica
  • Titolo
    Ritratto di Andrea Doria come Nettuno
  • Autore
    Bronzino (Agnolo di Cosimo)
  • Anno
    1545 - 1546 circa
  • Dimensioni
    cm 149 x 199.5
  • Inventario
    1206
  • Sala
    XXVII

Il dipinto risulta acquistato nel 1898 da Alfredo Rovelli, erede della raccolta di Paolo Giovio. Il collezionista e scrittore comasco commissionò al Bronzino questo ritratto per esporlo nel museo che stava allestendo a Borgovico presso Como per raccogliervi le «verae imagines» di uomini illustri. Andrea Doria, ammiraglio al servizio di Clemente VII e Carlo V, è trasformato allegoricamente in Nettuno, dio del mare. È rappresentato nudo, accanto a un albero maestro, con i genitali nascosti dalla vela della nave. In origine stringeva nella destra un remo, poi trasformato nel tridente della divinità marina. L’autografia dell’opera è indiscussa mentre controversa appare la datazione.
 

Didascalia d’autore

Il futuro ha la forma del passato. Nettuno è un vecchio dio, ma il suo ritratto è radicale e luminoso. Qui non c’è boria legata al rango, né caduta: al generale, arditamente nudo, serve solo la propria volontà virile per conquistare il mare infido. I muscoli tesi fanno vela verso un nuovo mondo: la tempesta lampeggiante che lo illumina è in avvicinamento oppure si sta allontanando? Un tridente ha sostituito il remo di legno che guidava le veloci galere da guerra di Andrea Doria. Il potere è luce, rapida, che scintilla verso la rivoluzione.
Lisa Hilton

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