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Polittico dell’Incoronazione della Vergine Redentore Benedicente

Scheda tecnica
  • Titolo
    Polittico dell’Incoronazione della Vergine Redentore Benedicente
  • Autore
    Andrea di Bartolo e Giorgio di Andrea
  • Anno
    1390 circa e 1415 circa
  • Dimensioni
    cm 160 x 65 tavola centrale, cm 142 x 37 tavole laterali a sinistra, cm 142 x 36 tavole laterali a destra
  • Inventario
    6088-609-186-169-599
  • Sala
    III

Questa è la ricostruzione di un polittico, formato da vari scomparti e destinato a essere collocato su un altare. Nel corso del Quattrocento il polittico perse progressivamente terreno e, prima a Firenze e poi altrove, si affermò la pala quadra. Andrea di bartolo fu un pittore senese molto prolifico. Questo polittico raffigura l’Incoronazione della Vergine con i santi Caterina, Paolo, Pietro e probabilmente Agostino;  proviene dal convento di Santa Caterina d’Alessandria a Sant’Angelo in Vado e venne acquisito dalla Pinacoteca nel 1811 come opera di ignoto greco. L’attribuzione ad Andrea di Bartolo si deve a Bernard Berenson, analogamente a quanto accaduto alla tavoletta con il Redentore, anche se, in questo caso, gli studiosi ritengono di individuare – per esempio nella figura di San Pietro ammantata di giallo – la mano del figlio Giovanni. In origine il complesso era composto da sette pannelli racchiusi da una fastosa cornice cuspidata di cui oggi si può soltanto intuire l’aspetto originale: le due tavole mancanti, raffiguranti San Michele Arcangelo e San Giovanni Battista, sono attualmente conservate presso la Galleria Nazionale di Urbino. Il polittico era completato da una predella con storie della Passione di Cristo ora divise tra il Museum of Art di Toledo (Ohio), la Pinacoteca Nazionale di Bologna e una collezione privata. La datazione del polittico si aggira attorno alla metà del secondo decennio del Quattrocento.

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