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Pietà

Scheda tecnica
  • Titolo
    Pietà
  • Autore
    Lorenzo Lotto
  • Anno
    1545
  • Dimensioni
    cm 185 x 150
  • Inventario
    215
  • Sala
    XIV

Questo dipinto è un’importante testimonianza delle opere di Lotto nelle chiese del territorio di Treviso, eseguita in occasione del suo ultimo soggiorno in città. L’opera è quasi certamente identificabile con la pala che l’artista registra nel Libro dei Conti fra febbraio e luglio 1545, come destinata alla chiesa delle monache domenicane del convento di San Paolo a Treviso, dove rimase sino al 1811, quando il patrimonio fu disperso in seguito alle soppressioni napoleoniche.

Si tratta di un’opera intensamente espressiva, che si lega all’accentuarsi delle inquietudini e delle riflessioni sulla morte da parte di un artista da sempre irrequieto e anticonformista, divenuto forse più cupo con l’approssimarsi della vecchiaia. Ciò spiegherebbe la scelta di un’iconografia nordica – con illustri precedenti in Roger Van der Weyden e in Botticelli – decisamente inconsueta in ambito veneziano, che concentra l’attenzione sulla figura di Maria, sottolineandone il ruolo di co-redentrice dell’umanità.

Dal fondo scuro dell’immagine emerge il gruppo scultoreo e intensamente drammatico costituito dalla Vergine, dal Cristo e da San Giovanni. Bellissimo è il gioco delle mani tra la Vergine e il figlio morto o il parallelismo del braccio di Cristo crollato a terra e il braccio cascante della Vergine svenuta.

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