Assunta
Scheda tecnica
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Titolo
Assunta -
Autore
Guido Reni -
Anno
post 1616-1617 -
Dimensioni
mm 1815 x 1425 -
Inventario
Reg. Cron. 873; Inv. 952
Lo splendido cartone fu restaurato da Luigi Cavenaghi, agli inizi del XX secolo, al quale probabilmente spetta l’intervento di riquadratura ai lati (Calza 2008, p. 137) e dopo oltre un se-
colo è stato nuovamente restaurato nel 2008 a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, da S.B. Calza.
È in un ampio arco di tempo, tra il 1802 e la fine del secolo (cfr. Carotti 1892, p. 19), che il cartone fu esposto in Pinacoteca, come indicato anche da Malaguzzi Valeri nel Catalogo della Pinacoteca di Brera del 1908 (p. 313) e nella Rassegna d’arte del 1909, ove cita “il restauro di alcuni grandi cartoni a carbone di Donato Creti e di Guido Reni “collocati sotto cristallo per conservarne meglio la veramente superba bellezza plastica delle figure”.
Il numero dei cartoni esposti in Pinacoteca era notevole, circa trenta, tra cui quello di Ludovico Carracci, la Fede e Temperanza, di Donato Creti e di Bernardino Lanino, a indicare il rico-
noscimento dell’importanza di questa tecnica, a uso didattico sia per gli studenti dell’Accademia sia per un pubblico più vasto.
È noto come questo bel cartone di Guido Reni raffigurante L’Assunta non sia collegabile a un dipinto specifico; anche se è stato giustamente riferito alla grande pala d’altare con l’Assun-
zione della Vergine della chiesa del Gesù di Genova, datata 1616-1617 (Pepper 1988, pp.238-239; Bohn 2008b, p. 135 n. 17).
Ci sono alcune differenze tra il cartone di Brera e il dipinto, nel volto della Vergine rivolto a sinistra nel cartone e lievemente a destra nel dipinto, nei panneggi della veste e nelle pose degli angeli.
Babette Bohn (2008b, p. 135) nota come il cartone potesse essere eseguito per un dipinto perduto, la pala d’altare dell‘Assunta per l’abbazia di Pinerolo, per la quale Reni ricevette 60 scudi il 16 aprile 1608 (Terzaghi 2007, pp. 317- 318); ma la studiosa rileva anche come non ci sia nessuna prova che Reni avesse mai utilizzato cartoni per i suoi dipinti su tela, infatti “la
sua antipatia per un ampio processo preparatorio fu verosimilmente alla base della sua rinuncia a dipingere a fresco dagli anni venti del Seicento in poi”. Inoltre, benché pochi cartoni di Reni siano tutt’oggi conosciuti, Malvasia notava nella biografia dell’artista come egli ne avesse forniti ad altri pittori per immagini da inserire nelle loroquadrature. Secondo la Bohn una tale genesi è ipotizzabile anche per l’Assunta. Difatti Malvasia descrive un cartone di questo soggetto eseguito da Reni per Girolamo Curti detto il Dentone: “Fece anco molti cartoni belli e ben finiti a frescanti, da inserirsi nelle loro quadrature […] quello dell’Assunta, che per lo stesso Dentone colorì in dono il Colonna nella volta della Chiesa della B. Vergine sul Monte della Guardia” ([1678] 1841, II, p. 51). Il dipinto citato da Malvasia è perduto.
Negli anni venti del Seicento è noto che Guido Reni produsse una serie di dipinti raffiguranti la Madonna, sia come Assunta sia come Immacolata Concezione. Un disegno preparatorio che
verosimilmente può essere utilizzato per alcunidi questi dipinti, nota ancora la Bohn, è la Testa della Vergine per Assunzione e Immacolata Concezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, n. 1577 F, in sanguigna e matita nera, con rialzi a gessetto (Bohn 2008a, pp. 58-59, n. 44).
Questo disegno è anche molto vicino al cartone di Brera, nella posizione del volto della Vergine, nei tratti veloci a matita degli occhi, delle labbra leggermente schiuse e dei capelli.
Si concorda ancora con la Bohn nel ritenere che Reni abbia eseguito il cartone dopo la pala con l’Assunta di Genova, ispirandosi sicuramente al dipinto, ma differenziandosene in cer-
ti dettagli. In ogni caso il disegno è stato utilizzato sia per il cartone sia per altre opere del periodo, tra cui l’Immacolata Concezione di San Biagio di Forlì. Il bel cartone dell’Assunta, raro esempio di cartone autografo dell’artista, specie in seguito al recente ottimo intervento di restauro, è testimonianza fondamentale per la conoscenza dei procedimenti progettuali di Guido Reni. .
Il cartone, centinato nella parte superiore e rifilato ai due angoli del lato inferiore, è interamente eseguito a carboncino. I contorni della figura della Vergine e degli angioletti sono ripassati a stilo, segno di un suo utilizzo per la trasposizione su un sopporto intermedio, forse un cartone sostitutivo (Calza 2008, p. 137).
Probabilmente al restauratore Luigi Cavenaghi spettò l’intervento di riquadratura dei lati, in seguito al restauro, agli inizi del XX secolo (Malaguzzi Valeri 1909, p. 142). .
Il volto della Vergine, notava la restauratrice Calza, rivela un’interessante modifica compositiva: in corrispondenza della parte bassa del volto si nota la sovrapposizione di sei piccoli
ritagli di carta originale, inseriti per cambiare l’espressione della bocca e del contorno del mento.
Bibliografia: C.C.Malvasia, Felsina pittrice. Vite de’ pittori bolognesi, 1678, 2 voll., Bologna 1841, II, p. 51;C. Carotti, Catalogo della R. Pinacoteca di Brera, Milano 1892, p. 19; F. Malaguzzi Valeri, Catalogo della R. Pinacoteca di Brera, con cenno storico di C. Ricci, Bergamo 1908, p. 313; F. Malaguzzi Valeri, Gli ultimi acquisti della Pinacoteca di Brera, in “Rassegna d’Arte”, IX, 1909, p. 142; V. Birke, Guido Reni. Zeichnungen, catalogo della mostra (Vienna Albertina 1981), Wien 1981, pp. 99-101, n. 64; S. Pepper, A complete Catalogue of his Works with an introductory Text, Oxford 1984, pp. 232-233; S. Pepper, Guido Reni. L’opera completa, Novara 1988, pp. 238-239; M.C. Terzaghi, Caravaggio, Annibale Carracci, Guido Reni tra le ricevute Herrera e Costa, Roma 2007, pp. 317-318; B. Bohn (a cura di), I disegni di Guido Reni e della sua scuola, in Le “stanze” di Guido Reni. Disegni del maestro e della scuola, Firenze 2008, pp 58-59, n. 44; B. Bohn, Guido Reni, Assunta, scheda n. 17, in Leonardo e Raffaello per esempio… Disegni e studi d’artista, catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Medici Riccardi 2008), a cura di C. Frosinini, Firenze 2008, p. 135, n. 17; S.B. Calza, Guido Reni, Assunta. Il restauro, in Leonardo e Raffaello per esempio…, Firenze 2008, p. 135, n. 17; 2008, pp. 136-138; L. Lodi in AA.VV., Il Primato del Disegno. I disegni dei grandi maestri a confronto con i dipinti della Pinacoteca di Brera. Dai Primitivi a Modigliani, catalogo della mostra a cura di S. Bandera, Milano 2015, pg. 134.
Letizia Lodi
Tecnica: cartone, carboncino su carta nocciola vergata, incisione a stilo dei contorni, ripassati con un tratto scuro a carboncino.
Provenienza: Accademia di Belle Arti di Brera, acquistato il 24 settembre 1802 dagli eredi di Carlo Bianconi, il cartone entrò a far parte delle collezioni della Pinacoteca.