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Studio per Venere sul carro e Adone giacente

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Scheda tecnica
  • Titolo
    Studio per Venere sul carro e Adone giacente
  • Autore
    Simone Cantarini (il Pesarese)
  • Dimensioni
    mm 277 x 158
  • Inventario
    468

Numerosi disegni di Cantarini affrontano il mito degli amori di Adone e Venere, specialmente negli episodi dedicati al ferimento mortale di Adone durante una battuta di caccia e Venere che giunge col suo carro dal cielo per soccorrerlo, ormai vanamente (Ovidio,Metamorfosi, X, 708-739).

Acqua lo descriveva come Diana e Eudimione, mentre Emiliani intitolava dubitativamente Venere e Adone questo bel foglio a sanguigna, in strettissimo rapporto tematico col n. 111, inv.505 di Brera (Ambrosini Massari 1997, pp. 255-257) alla scheda del quale si rimanda per i confronti con altri disegni correlati e per il problema tematico.

Si tratta comunque di prove tutte da riferire agli ultimi anni dell’attività di Cantarini, quando il suo attivissimo studio doveva rispondere alle richieste di un collezionismo privato sempre più attento a tematiche profane, private, e alla ricerca di un nuovo ideale di bellezza meno astratto e lontano di quella di Guido Reni, e invece benissimo interpretato dalle leggiadre giovani di Cantarini: modello per la nascente pittura barocca bolognese che si svolgerà da Pasinelli, a Creti, a Del Sole, a Burrini.
 

Bibliografia essenziale: Anna Maria Ambrosini Massari in : Anna Maria Ambrosini Massari, Marina Cellini, Disegni di Simone Cantarini a Brera: la collezione Acqua, in Simone Cantarini nelle Marche, catalogo della mostra Pesaro (Venezia) 1997, pp. 144-282.

 

Anna Maria Ambrosini Massari

 
 
Autore: Simone Cantarini (Pesaro, 1612 – Verona, 1648)
* Tecnica: matita rossa.

Controfondato, macchie di inchiostro piccolissime.

Scritte e timbri sul disegno: in alto a destra: 366; sul verso in alto a destra: XXI, in basso.

Provenienza : collezione Acqua, 1857 acquisto Accademia di Belle arti di Brera 53; timbro in basso a destra.

Bibliografia: Acqua, n. 366; Emiliani 1959; Johnston 1973, p. 72; Mancigotti 1975 p.276; Ambrosini Massari 1995, p. 139; 1997, p. 257.

Esposizioni: Milano 1959; Roma 1960.

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