Studio per Pomona e altre due figure
Scheda tecnica
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Titolo
Studio per Pomona e altre due figure -
Autore
Simone Cantarini (il Pesarese) -
Dimensioni
mm 228 x 169 -
Inventario
Inv. 36
Il foglio è stato decorato lungo il lato sinistro e tagliato in basso. La figura femminile stante ha il capo cinto di spighe di grano, impugna una falce e con la sinistra regge la cornucopia dalla quale escono frutti di stagione. In essa si sommano gli attributi iconografici dell’Abbondanza o Pomona (la cornucopia) e del suo prototipo classico Cerere, dea delle messi (la corona di spighe, la falce); accompagnano tradizionalmente Cerere i mietitori all’opera oppure giovani innamorati che si bagnano nel fiume o in atto di osservare i contadini al lavoro: trovano in tal modo giustificazione le due figure in basso a destra che incedono teneramente abbracciate.
Il motivo della veste di Pomona/Cerere, con la falda che ricade sul ventre, ritorna in altri disegni di Cantarini, ad esempio nell’Angelo custode (Genova, Palazzo Rosso, inv. 1966) o in un soggetto analogo di collezione privata (New York, collezione J. Philippsohn; Bellini 1987) e ancora in Imeneo che è proposto in due studi (Venezia, Fondazione Cini, inv. 32.442; Stoccolma, Statens Konstmuseer, inv. 1253/1863) preparatori per il Frontespizio del libretto per le nozze Giordani-Borghese (Bartsch 36; Bellini 1980, n. 36, pp. 146-147; le nozze vennero celebrate nel 1643: Cellini 1996, pp. 43, 116; il libretto è edito da Censorini a Pesaro nel 1644: Bellini 1987, p. 42, nota 43). Il drappeggio della veste di Pomona è modellato all’antica e secondo Bellini (1987) potrebbe essere stato ispirato a Simone dal cartone con Diana (Cambridge, Mass., Fogg Art Museum) realizzato da Guido Reni insieme a quello con Apollo, cartoni che sono citati già nel 1616 all’ingresso del casino di Psiche (Roma, palazzo Rospigliosi-Pallavicini; Pepper 1988, n. 40, p. 234, fig. 27; un disegno con Pomona, Chicago, Art Institute, inv. 1961.793; Joachim-Folds McCullagh 1979, n. 54, p. 49, pl. 62, attribuito a Guido Reni, potrebbe spettare invece al Sementi).
Per il gruppo in basso nel foglio in esame un riferimento attendibile indirizza alle figure allegoriche (la Pace e la Giustizia?) che, abbracciate, appaiono sul verso di un altro disegno braidense (inv. 45v) in relazione all’incisione con l’Allegoria del fiume Foglia e stemma di Pesaro (Bartsch 35; Bellini 1980, n. 27, pp. 116-117), tradizionalmente datata intorno al 1639.
Nella collezione di Carlo Cesare Malvasia a Bologna si ricorda un quadro di Cerere del Cantarini «in meza figura con spiche in mano» (Colombi Ferretti 1992, p. 131); nella collezione romana del pesarese Monsignore Fabio degli Abati Olivieri è elencata una mezza figura rappresentante l’Abbondanza, che il prelato aveva concesso per la mostra di San Salvatore in Lauro nell’anno 1709 (De Marchi 1987, p. 236).
Marina Cellini
Autore: Simone Cantarini, detto il Pesarese o Simone da Pesaro (Pesaro, aprile 1612 – Verona, 1648)
matita rossa;
stato di conservazione: buono; controfondato, diffuse macchie di umidità, piccoli fori sui quattro angoli; cornice: tipo a
scritte e timbri sul disegno: in basso a sinistra: e Cantarini da Pes.ro; timbro a destra
scritte e timbri sul controfondo: in alto a destra: 244
Bibliografia: Acqua, n. 244; Emiliani 1959, n. 20, p. 35, fig. 20; Mancigotti 1975, p. 276; Bellini 1987, n. 24, p. 75, fig. 31 a p. 74; Mazza 1991, p. 202; Ambrosini Massari 1995, p. 142; Cellini 1997, pp.172-173
esposizioni: Milano 1959; Roma 1960; San Severino Marche 1987