Studio per riposo in Egitto
Technical Details
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Title
Studio per riposo in Egitto -
Author
Simone Cantarini (il Pesarese) -
Dimensions
mm 260 x 185 -
Inventory
Inv. 496
Si tratta di una rappresentazione dell’episodio della Fuga in Egitto, con l’angelo che offre in un piatto i datteri alla Vergine e a Gesù, mentre più indietro san Giuseppe ne coglie dai rami.
É una versione differente da quelle più note, per essere state tradotte in incisione, ma la cui realizzazione pittorica è confermata da un inventario pesarese della famiglia Almerici, dove (Brancati 1995, p.26) il dipinto è descritto specificando il particolare dell’angelo che offre frutti a Gesù da un piatto.
Nel settore delle prove incisorie il disegno richiama l’acquaforte B3 (Bellini 1980, n.23, pp.98-102) dove Maria e Giuseppe riposano a terra e un angelo gli avvicina il ramo dell’albero della palma che si piega miracolosamente.
Per l’incisione diversi sono i disegni da segnalare: una sanguigna del Louvre (inv.7078; Parigi) un disegno a penna (inv.4150; Firenze, Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe). Quelli della Fondazione Cini di Venezia (inv.32.455 e inv.32.456), specialmente il secondo, sono più vicini ai modi del Torri.
Un disegno per soggetto analogo ma variato è a Windsor (inv.3423; Royal Library) mentre un altro si trova in una collezione privata inglese (Lockinge, Berkshire, collezione C.L.Loyd).
Si tratta di versioni dell’episodio ispirate alle amplificazioni dovute ai Vangeli Apocrifi, adatte a solleticare la fantasia del quotidiano di Cantarini: bellissima quella di un disegno a sanguigna di Palazzo Rosso a Genova (inv.1955) dove tre angeli tirano l’asino che non vuole ripartire, mentre la sacra famiglia osserva preoccupata.
Il nostro disegno ha diversi punti di contatto nell’esecuzione e nell’invenzione anche con un altro disegno degli Uffizi dello stesso genere, sempre però nella versione con l’angelo che coglie i frutti dalla pianta (Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe; Di Giampaolo 1990, fig.1, p.154).
La particolare invenzione del foglio in esame rimane dunque unica nel suo genere, mentre condivide lo stile energico della penna con le tratteggiature parallele fitte e intense, con un nutrito gruppo di disegni del Cantarini nella stessa tecnica (si veda scheda n.84 per inv.72 (r.)/(v)).
Vi si riconosce in più, forse per essere un disegno preparatorio per un’incisione, la linea dei contorni leggermente ingrossata, con procedimento analogo a quello del disegno dell’Accademia di Venezia (inv.701; Di Giampaolo 1993, n.83, p.102), preparatorio per l’incisione con Sacra Famiglia con san Giovannino e santa Elisabetta B9 (Bellini 1980, n.11, p.69).
Bibliografia essenziale:
Anna Maria Ambrosini Massari in Anna Maria Ambrosini Massari, Marina Cellini, Disegni di Simone Cantarini a Brera: la collezione Acqua, in Simone Cantarini nelle Marche, catalogo della mostra Pesaro (Venezia) 1997, pp. 144-282.
Anna Maria Ambrosini Massari
Autore: Simone Cantarini (Pesaro, 1612 – Verona, 1648)
* Tecnica: penna inchiostro bruno, tracce di matita rossa su carta marroncina.
Il foglio, da cui a tratti si intravedono schizzi sul verso, è stato incollato su un foglio stampato, a sua volta incollato sul cartoncino con cornice.
Controfondato, doppio controfondo.
Scritte e timbri sul disegno: in basso a destra: S.C.da Pesaro; timbro in basso a destra.
Scritte e timbri sul controfondo: in alto a destra: 248.
Provenienza: Acqua, acquisto 1857, Accademia di Brera.
Bibliografia: Acqua, n. 248; Emiliani 1959, Appendice, p.71, n.15; Mancigotti 1975, p.278, Ambrosini Massari 1997, pp. 230-231.