Studio per Madonna col Bambino sotto una tenda (r.) – Studio per Madonna della pappa (v.)
Technical Details
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Title
Studio per Madonna col Bambino sotto una tenda (r.) – Studio per Madonna della pappa (v.) -
Author
Simone Cantarini (il Pesarese) -
Dimensions
mm 188 x 122 -
Inventory
99
Il recto del disegno è uno studio preparatorio per l’incisione con la Madonna col Bambino sotto la tenda (Bellini 1980, n.33, pp. 136-137) di cui rappresenta una fase progettuale ancora in via di definizione, con la Vergine a mezza figura, che sarà incisa a figura intera.
Studi ancor più arretrati nell’ideazione del progetto ma in cui la tipologia del gruppo invita ad inserire tra le prove per l’individuazione dello stesso, sono anche un altro disegno braidense a penna con due schizzi veloci e in controparte rispetto al nostro (inv.462, scheda n. 83) e un piccolo studio a sanguigna del Museo di Rennes (inv.794.1.3108; Di Giampaolo 1990, n.49, p.202).
Il disegno più completo per questa composizione si trova a Rio de Janeiro (Biblioteca Nacional; Ambrosini Massari 1996, n.66, p.120). È una sanguigna in controparte rispetto all’incisione, dove la Vergine è tracciata a figura intera e compare anche la figura del san Giuseppe di lato che sostiene il ricco tendaggio.
Un’ invenzione che in diverse varianti torna in altre incisioni ed anche in opere pittoriche, secondo un modo di lavorare frequente nell’ ultima fase della carriera, anche a causa delle crescenti richieste del collezionismo.
Dallo stesso motivo iconografico si sviluppano specialmente l’ acquaforte, Santa Famiglia col Rosario (Bellini 1980, n. 32, p. 131) e i dipinti della Galleria Colonna e di Palazzo Venezia.
La fonte d’ispirazione raffaellesca e la sua preziosa ma tenera idealità è alla base di questa serie tematica e delle sue soluzioni compositive, impensabili prima del viaggio romano, discrimine per l’insinuarsi nell’attività del Cantarini di un delicato tono elegiaco. Sul verso del foglio assistiamo alla rappresentazione di una iconografia di grande presa emotiva e piuttosto rara (Ambrosini Massari 1995, n.67, pp.121-126) la Vergine che dà da mangiare a Gesù, con san Giuseppe che assiste alla scena: descritta appunto come Madonna della pappa.
E’ possibile rintracciare la stessa tematica svolta con qualche variante in alcuni disegni del Cantarini (e si veda per i temi affini Ambrosini Massari 1997, pp. 233-237, schede n.91 e 92, inv.479 e inv.86(r.)/(v.)). Un esempio è la sanguigna su carta paglierina conservata in un album che appartenne a Costanza Monti Perticari (Piacenza, Collezione privata; Arisi 1978, p. 258 n. 69, ill. 11). Qui la Madonna dà la pappa al Bambino e San Giuseppe tiene il piatto, in basso a sinistra vi sono studi collegati per la Vergine e il Bambino.
A Rio de Janeiro è custodito il disegno a sanguigna dove il tema è svolto con la maggiore estensione narrativa (inv.A 15; Biblioteca Nacional, Ambrosini Massari cit, n.67, pp.121-126). Un altro lo descrive Acqua, n. 264.
Il Bambino siede sulle ginocchia di una donna anziana, forse sant’ Anna, un’ altra figura femminile sulla destra si protende verso il gruppo con slancio affettuoso, mentre Maria inginocchiata davanti al piccolo che protende la bocca come un uccellino, gli dà da mangiare.
In questo disegno Cantarini tende al massimo le corde affettive stimolate dal tema, aiutato dalla morbidezza avvolgente del suo uso della sanguigna, che incastona la scena centrale come un rubino dentro una teca rivestita di bianco sfavillante.
Oltre a ciò egli getta qui un ideale ponte tipologico e stilistico tra la matrice baroccesca di questi personaggi, specialmente della Vergine col suo manto frusciante, e la futura dimensione estetica della grazia rococò, fino all’ultima evoluzione, nella particolare versione dimessa dei poveri interni del Crespi.
Già il disegno brasiliano ha innescato confronti (Mazza 1995b, p. 93) con studi analoghi di Donato Creti (inv. 14187, Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi).
Sia nel foglio di Rio che in quello di Brera si nota in alto un altro schizzo per la figura del Bambino.
L’unica testimonianza sul tema ad oggi reperita si trova nell’inventario ottocentesco della nobile famiglia pesarese Almerici.
Tra altri più usuali soggetti del Cantarini vi figura un quadro rappresentante la Madonna col Bambino, S.Anna che gli porge il cibo e San Giuseppe, registrato come maniera o scuola del Cantarini (Brancati 1995, p.24) segno dunque del successo e della diffusione del soggetto.
Un disegno degli Uffizi (inv. 6237F) da ascrivere a Flaminio Torri tratta un soggetto assai vicino a quello in esame, dove, accanto alla Madonna e al Bambino figura solo un angelo, secondo una modalità nel variare questo genere di composizioni, ampiamente sperimentata dal maestro in studi analoghi, come quelli dedicati a Gesù che tiene la matassa alla Vergine, si veda in particolare, nella soluzione del disegno inv.86 (v.) (Ambrosini Massari 1997, pp. 234-237, scheda n.92).
Bibliografia essenziale:
Anna Maria Ambrosini Massari in Anna Maria Ambrosini Massari, Marina Cellini, Disegni di Simone Cantarini a Brera: la collezione Acqua, in Simone Cantarini nelle Marche, catalogo della mostra Pesaro (Venezia) 1997, pp. 144-2.
Anna Maria Ambrosini Massari
Autore: Simone Cantarini (Pesaro, 1612 – Verona, 1648)
* Tecnica: matita rossa su carta bianca.
Stato di conservazione: buono.
Scritte e timbri: sul recto in basso a destra: S.C.da Pesaro; sul verso in alto a destra: n°231 sottolineato; timbro: in basso a sinistra impresso sul verso.
Provenienza: Acqua, 1857 acquisto Accademia belle arti Brera.
Bibliografia: Acqua, n. 231; Emiliani 1959, n.43, p.42; Mancigotti 1975, p. 276; Bellini 1987, n. 6; Ambrosini Massari 1997, pp. 237-238.
Esposizioni: Milano 1959; Roma 1960, San Severino Marche 1987.