Studio per Allegoria della Carità e due schizzi di puttini
Technical Details
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Title
Studio per Allegoria della Carità e due schizzi di puttini -
Author
Simone Cantarini (il Pesarese) -
Dimensions
mm 218 x 158 -
Inventory
Inv. 453
Si tratta di un disegno di straordinaria vivacità e immediatezza.
L’animazione allegra e affettuosa dei personaggi ne fa uno dei più riusciti documenti grafici nella linea della poetica degli affetti più intimi che caratterizza gran parte della produzione dell’artista.
In particolare ciò avviene nella scelta di soggetti, sia di argomento religioso, come le Sacre Famiglie o il tema della cosiddetta Madonna della pappa, (si veda Ambrosini Massari 1997, pp. 237-238, scheda n. 94 (v.)) che allegorico-mitologico, come appunto il nostro disegno, che si prestino ad essere trattati con la scrittura della tenerezza (Cellini 1996, p.13).
Significativo in tal senso il labile confine tra un Riposo in Egitto e una rappresentazione allegorica della Carità in un disegno con Studio per un gruppo di figure della Biblioteca Nazionale di Rio de Janeiro (inv. A9; Ambrosini Massari 1995, n.69, pp127-128). Come in quel caso, anche qui vale un richiamo al modello delle Madonne col Bambino e san Giovannino di Raffaello, anche se dal disegno braidense trascorre un’allegria scomposta da far pensare a una scena ritratta dal quotidiano dell’artista stesso.
È Malvasia (1983, p. 193) a confermare che “le belle sagome di que’ suoi puttini” erano formate sui figli che aveva avuto da una dama bellissima in Pesaro.
La perfezione della tecnica che costruisce con pochi tratti, lo sfumato morbido, quasi vellutato sono propri dell’ultima fase dell’ opera cantariniana, liberata da certa austerità e insistenza nei contorni e nei panneggi, esito della scuola reniana.
È questo classicismo rinnovato del Cantarini dopo la sosta romana col recupero di Raffaello nella moderna lezione del neovenetismo di Andrea Sacchi che lascerà più di un segno sulla generazione successiva di pittori bolognesi: tanto da impostarsi “anche sul partito circolare coinvolgente, che rende eloquente di colta retorica ogni figura del Cignani” (Emiliani 1992, p. 214), in particolare nelle celebri Carità. Nel catalogo grafico di Cantarini altri studi per una Carità, nel foglio braidense n.inv.495 (Ambrosini Massari, pp. 155-157, scheda n. 12).
Non si conoscono ad oggi redazioni pittoriche del soggetto, né le fonti o inventari antichi danno notizia che sia stato realizzato.
Bibliografia essenziale:
Anna Maria Ambrosini Massari in Anna Maria Ambrosini Massari, Marina Cellini, Disegni di Simone Cantarini a Brera: la collezione Acqua, in Simone Cantarini nelle Marche, catalogo della mostra Pesaro (Venezia) 1997, pp. 144-282.
Anna Maria Ambrosini Massari
Autore: Simone Cantarini (Pesaro, 1612 – Verona, 1648)
Tecnica: matita rossa;
Controfondato, angoli superiori lacunosi, striscia sul lato sinistro riportata sul disegno verticalmente; cornice: tipo a;
Scritte e timbri sul disegno: in basso a destra: S.C.da Pesaro; timbro in basso a destra;
Scritte e timbri sul controfondo: in alto a destra: 243; affiora dal verso in alto a sinistra: n°243;
Provenienza, Acqua,1857 acquisto, Accademia belle arti di Brera;
Bibliografia: Acqua, n. 243; Emiliani 1959, n.33, p.40; Mancigotti 1975, p.276; Ambrosini Massari 1997, p. 174;
Esposizioni: Milano 1959; Roma 1960.