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Ester e Assuero

Technical Details
  • Title
    Ester e Assuero
  • Author
    Ercole Graziani il Giovane
  • Dimensions
    mm 257 x 344
  • Inventory
    Inv. 549

Il racconto veterotestamentario è quello d’un eroina le cui fattezze celestiali sono confinate al mito, Ester («stella», in ebraico) che, per aver vinto un concorso di bellezza, andò in sposa ad Assuero, re di Persia. Fu lei a svelargli la congiura ordita dal perfido Aman e, con la sua supplica, a salvare dall’eccidio la sua gente, ossia gli Ebrei del regno (che, in memoria dell’evento, celebrano oggi la festa del Purim). Qui è colta da Graziani mentre sviene all’annuncio del marito sul ferale editto contro i Giudei, poi revocato grazie alle sue trame.

Graziani, appunto, e non Lorenzo Pasinelli come lo catalogò Andrea Emiliani (1959), confermando di non possedere l’occhio del conoscitore.

Il foglio anticipa la soluzione senza varianti scelta da Graziani per una delle quattro tele (due delle quali oggi perdute) ricordate da Zanotti nella Vita di Graziani (e quindi anche da Marcello Oretti)[1]: «quattro quadri per lo Scarani, storie della sacra scrittura, cioè Giuditta, che nel padiglione si presenta avanti Oloferne; Ester svenuta alla presenza di Assuero; Mosè, che scacciando i pastori, soccorre le fanciulle medianite, e finalmente Rachele, cui da Ester sono recati alcuni doni»[2].

Queste stavano in origine a decoro della terza camera dell’appartamento a piano terra di palazzo Scarani a Bologna; poi, prima che due della serie trovassero riparo all’Opera Pia dei Poveri Vergognosi a Bologna (L’Ester e Assuero e la Giuditta con la testa di Oloferne), stazionarono qualche tempo nell’Oratorio di Santa Marta, sempre a Bologna, dove le vide Renato Roli (1971) che le riconobbe come i dipinti descritti da Zanotti, proponendo una datazione compresa tra La morte di San Francesco Regis in Santa Maria della Pietà del 1732 e La morte di Giuliana Falconieri in Santa Maria dei Servi del 1737.
 
Bibliografia: G. P. Zanotti, Storia dell’Accademia Clementina, Bologna 1739; A. Emiliani, Disegni del Seicento emiliano nella Pinacoteca di Brera, catalogo della mostra, Milano, Palazzo di Brera, 19 giugno – 31 luglio 1959, Milano 1959; R. Roli, Nouvelles remarques sur Ercole Graziani, in «Revue de l’art», 1971, 13, pp. 80-86; C. Johnston, Mostra di disegni bolognesi dal XVI al XVIII secolo, catalogo della mostra, Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, 1973, Firenze 1973; R. Roli – G. Sestieri, I disegni italiani del Settecento. Scuole Piemontese, Lombarda, Genovese, Bolognese, Toscana, Romana e Napoletana, Roma 1981; M. Oretti, Le pitture che si ammirano nelli palagi e nelle case dei nobili della cittdi Bologna (seconda metà del sec. XVIII), in Marcello Oretti e il patrimonio artistico privato bolognese, a cura di E. Calbi – D. Scaglietti Kelescian, Bologna 1984; R. Roli, in D. Pescarmona (a cura di), Disegni emiliani dei secoli XVII-XVIII della Pinacoteca di Brera, catalogo della mostra, Bologna, chiesa di San Giorgio in Poggiale, 15 gennaio – 26 febbraio 1995, Milano 1995; F. Giannini, Ercole Graziani il Giovane (1688-1765). La Regolata Devozionenella pittura bolognese del Settecento, Tesi di Dottorato di Ricerca, Università degli Studi “G. D’Annunzio”, anno accademico 2006-2007; M. Riccòmini, Figure del tempo barocco. Dipinti dell’Opera Pia dei Poveri Vergognosi, catalogo della mostra, Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, 17 aprile – 12 giugno 2016, Bologna 2016, p. 74, fig. 59; M. Riccòmini, La Quadreria. Palazzo Rossi Poggi Marsili, Bologna 2016, p. 98, fig. 37.
Oretti Le pitture 1984, p. 118. Oretti menziona anche un quinto dipinto con Cristo e la Samaritana al pozzo, forse da identificarsi con quello di ubicazione ignota indagato da Giannini: Giannini 2006- 2007, p. 257, n. A35, riprodotto a p. 406.
Zanotti 1739, II, p. 278.

 
Marco Riccòmini

 
 
Autore: Ercole Graziani il Giovane (Bologna, 1688 – 1765)
* Tecnica: matita nera e gesso bianco su carta grigia.

In basso a destra timbro a secco dell’Accademia di Brera (non in Lugt).

Provenienza: Accademia di Brera (Acqua, 1857).

Bibliografia: Emiliani 1959, pp. 65-66, n. 94 (come «Lorenzo Pasinelli»); Roli 1971, pp. 83-84; Johnston 1973, p. 101; Roli in Roli-Sestieri 1981, pp. 47-48, n. 78; Roli 1995, pp. 182-183, n. 60; Riccòmini Figure 2016, p. 74, fig. 59; Riccòmini La Quadreria 2016, p. 98, fig. 37.

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