La Grande Brera al Palazzo Reale di Palermo.
La seduzione del classico in mostra

Dopo 122 anni si spostano da Milano capolavori scultorei di Canova, Pandiani, Magni e Spertini.
È il primo risultato di uno storico accordo sinergico tra Fondazione Federico II e Pinacoteca di Brera, voluto dal presidente Gaetano Galvagno e dal direttore Angelo Crespi.

L’arte è in grado di unire mondi apparentemente lontani. Nel prestigioso Palazzo Reale di Palermo saranno esposte cinque opere di grande valore artistico, provenienti da Milano, da cui non si spostano dal lontano 1902.
Tutto ciò è possibile grazie all’inedita collaborazione sull’asse Lombardia-Sicilia tra due Istituzioni culturali di primo piano come la Pinacoteca di Brera, museo autonomo di prima fascia del Ministero della Cultura, e la Fondazione Federico II.
I dettagli dell’accordo saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa, il 10 settembre alle 12 a Palazzo Reale di Palermo alla presenza delle autorità. Sarà, inoltre, presentata la mostra, che sarà possibile visitare.
Le migliaia di visitatori giornalieri di Palazzo Reale saranno pertanto accolti da una mostra di grande significato e qualità, allestita appositamente negli Appartamenti Reali.
La mostra si innesca sulle evidenti radici classiche dell’arte scultorea: due capolavori del maestro Canova e tre di noti autori del Neoclassicismo lombardo, quali Giovanni Pandiani, Pietro Magni e Giovanni Spertini.

La mostra, già visitabile negli “Appartamenti reali” del Palazzo Reale di Palermo, è il primo risultato tangibile di questa sinergia. C’è anche una riproduzione in 3D della “Vestale” di Canova che consente la fruizione dell’opera ai non vedenti.

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