L’opera costituisce il pannello centrale di un trittico eseguito per la cappella del castello di San Salvatore a Collalto, presso Treviso, le cui ante laterali sono da identificare nella tavola con i Santi Pietro e Prosdocimo, attualmente conservata negli Stati Uniti presso il North Carolina Museum di Releigh, e nei Santi Giovanni Battista e Gerolamo oggi dispersi. Nella stesura morbida del colore gli studiosi individuano i tratti distintivi del linguaggio maturo dell’artista.
La tavola rappresenta l’episodio evangelico in cui per la prima volta gli apostoli si rendono conto della natura divina di Gesù, che appare loro circonfuso di luce, accompagnato da Mosè ed Elia. Nella stesura morbida del colore gli studiosi individuano i tratti distintivi del linguaggio maturo dell’artista, siamo ormai dentro la pittura moderna, post-giorgionesca. L’opera fu dipinta nel 1518, anno della Pala Pucci del Pontormo, e non sorprende che Pordenone avesse fatto un viaggio nell’Italia centrale qualche tempo prima. Nell’opera si può dunque verosimilmente attestare l’influenza della Maniera.
AUTORE Pordenone (Giovanni Antonio de' Sacchis)
DATA 1518
MATERIA E TECNICA Tempera su Tavola
DIMENSIONI cm 93 x 64
INVENTARIO 2201
SALA VII
Opera esposta