


Il frammento faceva parte del grande complesso musivo che decora la zona absidale della basilica di Sant’Ambrogio a Milano, da cui fu staccato tra il 1845 e il 1848 insieme a quelli con le figure di San Protaso (ora alle Civiche Raccolte d’Arte Antica, Castello Sforzesco), di San Martino e di un Accolito (ore nei Civici Musei di Brescia). Il restauratore, Giovanni Moro, rifece quasi interamente la superficie musiva, prelevandone alcune parti, fra cui questa testa.
I mosaici sono datati dalla critica all’epoca degli arcivescovi Tadone (860-868) e Ansperto (868-881), sia per l’uso delle scritte in greco che identificano i personaggi, sia per il forte accento bizantino del gruppo centrale.

AUTORE Mosaicista dell'Italia settentrionale
DATA Prima metà del IX secolo
TECNICA OPERA Mosaico
DIMENSIONI cm 35 x 27
INVENTARIO 7425
SALA XV
Opera esposta
Donazione