Accanto ai richiami provenienti dall’Impressionismo e dalla Metafisica, vi è nell’opera di De Pisis un’interessante vena che conduce all’Espressionismo e soprattutto all’opera di artisti come Soutine e Kokoschka. Quest’ultimo eseguì una serie di vedute di Venezia, concepite come paesaggi mobili, nei quali tutti gli elementi paiono agitarsi attraverso una pennellata inquietante. De Pisis reinterpreta in questa tela alcune tematiche provenienti da quella vicenda pittorica, dipingendo la facciata della chiesa veneziana di San Moisè come una griglia intricata di segni, in un affollamento febbrile di sensazioni visive che rendono il dipinto brulicante di pennellate animate da un colore aereo, leggero. Non mancano ancora una volta i riferimenti ai paesaggi impressionisti di Monet.
AUTORE Filippo De Pisis (Filippo Tibertelli)
DATA 1930
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 81 x 67
INVENTARIO senza n. inv.
SALA XXIII
FIRMA de Pisis
Opera esposta
Donazione