L’artista diede vita, insieme ad Antonietta Raphaël, Mario Mafai e a Marino Mazzacurati alla cosiddetta Scuola Romana o “Scuola di Via Cavour”, movimento impegnato nel coraggioso tentativo di allontanarsi dall’arte ufficiale e dall’iconografia di regime. Affascinato dalla produzione di artisti quali El Greco, Velázquez, Tintoretto e Goya, e quasi ossessionato dalle atmosfere fatiscenti della Roma barocca, elaborò uno stile visionario e intensamente espressionista, costantemente offuscato da un senso di morte e precarietà, condotto con una tecnica liquida giocata su colori intensi e caldi, prevalentemente bruni.
In Natura morta con sogliole e moneta il tema della morte e del disfacimento sono raffigurati nel teschio, mentre il tema ittico è una ripresa della tradizione napoletana delle nature morte settecentesche.
AUTORE Scipione (Gino Bonichi)
DATA 1930
MATERIA E TECNICA Olio su Tavola
DIMENSIONI cm 50 x 63
INVENTARIO 5097
SALA XV
FIRMA Scipione/30
Opera esposta
Donazione