La cosiddetta Madonna greca di Giovanni Bellini deve il suo soprannome alla scritta in greco μήτηρ Θεού, visibile in alto su un fondo molto compromesso. Il Bambino ha un’aria triste, poggia i piedi su un davanzale e tiene in mano un frutto da leggere come simbolo della futura Passione. È uno dei primi dipinti a essere stati acquisiti dalla collezione della Pinacoteca di Brera e proviene dal Palazzo Ducale di Venezia, quindi probabilmente fu eseguito per una magistratura.
Didascalie d’autore dedicate alle donne
In un mondo rinascimentale in cui politica, cultura e religione erano a netta prevalenza maschile, la Vergine Maria è sempre ritratta come la “brava ragazza” per eccellenza, non certo come una donna qualunque. Eppure, sotto il pennello di pittori come Bellini rivivono due esperienze emotive cruciali che molte, verosimilmente, avranno provato: la gioia della maternità e il lutto straziante per la perdita di un figlio. In questo modo, attraverso l’arte, Maria parla a tutte le donne.
Sarah Dunant
AUTORE Giovanni Bellini
DATA 1460 - 1465 circa
MATERIA E TECNICA Olio su Tavola
DIMENSIONI cm 84 × 64
INVENTARIO 317
SALA VI
Opera esposta