


L’opera fu acquistata da Giovanni Prinetti nel 1890.
Nel dipinto si fondono temi tizianeschi ed echi giorgioneschi, quali l’atteggiamento assorto, sensuale dei protagonisti e la tensione sentimentale, contraddetta però dall’inaspettata figura maschile sullo sfondo. L’iconografia del quadro non è ancora chiara: la collana è un pegno d’amore o una ricompensa per favori ricevuti? Chi è l’uomo in secondo piano? il testimone della promessa di nozze? Sono ritratti di persone reali o personaggi di un’allegoria? Il dibattito tra gli storici dell’arte è ancora aperto, tuttavia secondo alcuni il dipinto raffigurerebbe proprio il momento centrale del patto nuziale, secondo la prassi dell’epoca, ancora esente dalle formalizzazioni tridentine, per cui il terzo personaggio, che si vede sullo sfondo, sarebbe il testimone delle nozze, unica presenza necessaria per convalidare il matrimonio: una sorta di compare d’anello che diventava garante del patto nuziale. Lo conferma anche la cintura indossata dalla sposa, chiamata “paternostro”, simbolo dell’unità e saldezza matrimoniale.

AUTORE Paris Bordon
DATA 1525 - 1530
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 80.5 x 86
INVENTARIO 1156
SALA XVIII
Opera esposta