L’opera ha subito un restauro nel 1992: dalla base sono stati rimossi l’imbrattatura di nero e lo stucco rosato che serviva a nascondere le numerose rotture. È stato invece conservato il riempimento di gesso operato nella base e in parte delle gambe per migliorare la stabilità della scultura. Attualmente si ha notizia di tre esemplari in bronzo, con varianti rispetto alla terracotta: uno in una collezione privata svizzera, l’altro custodito a Pistoia presso il Centro di documentazione Marino Marini al Tau e un terzo al Prefectural Museum of Modern Art di Yogo.
Avvicinabile alla Giovinetta Jesi del 1939 e alle Pomone degli anni 1939-1941, quest’opera del 1938 ne anticipa i volumi densi e pieni e l’espressione solenne e contemplativa, che isola tutte queste figure in un’aura di mitica atemporalità.
AUTORE Marino Marini
DATA 1938
MATERIA E TECNICA Terracotta
DIMENSIONI cm 148 x 38 x 28
INVENTARIO 5473
SALA XV
Opera esposta
Donazione