


Giovani donne, anziane, uomini e bambini sono indaffarati in un interno di cucina. Tra le quattro scene dipinte la Cucina, che rappresenta con probabilità un’allegoria del Fuoco, è quella che più si avvicina ai modelli fiamminghi che raffiguravano ambienti domestici, conosciuti da Vincenzo presso la corte di Parma. L’episodio del bue squartato e del bambino deformato dallo sforzo di soffiare nella vescica dell’animale esemplificano il gusto per il grottesco derivato dagli studi di Leonardo sulle espressioni.

AUTORE Vincenzo Campi
DATA 1578 - 1581
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 145 x 220
INVENTARIO 476
SALA XV
Opera esposta