


L’opera realizzata nel 1955, riprende uno schema (il personaggio-angelo prorompente sulla scena dalla destra) elaborato a partire dalla preistoria liciniana de L’Arcangelo del 1919, poi ripreso con insistenza dal 1946 e ripetuto negli anni Cinquanta, fino a quell’Angelo ribelle notturno del 1954 pressoché identico dal punto di vista compositivo (a eccezione della mancanza della luna) al quadro della collezione Jesi, che peraltro è tutto raffinatamente giocato su una gamma di terre chiare.
Uno studio del 1988 (Pirani) ha ricapitolato per la prima volta le fonti culturali (Blake, Baudelaire, Lautréamont, Cocteau) e il significato dell’Angelo di Licini, con la sua ambivalenza tra figura della legge, messaggero celeste e demone portatore del divino.

AUTORE Osvaldo Licini
DATA 1955
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 57 x 90
INVENTARIO 5477
SALA XV
Opera esposta
Donazione