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Winckelmann a Milano
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Dal 2 ottobre all'11 novembre 2017 Sala Maria Teresa, Biblioteca Nazionale Braidense

Winckelmann a Milano

Nell’anno del trecentesimo anniversario dalla nascita di Johann Joachim Winckelmann, padre della Storia dell’arte antica, la Biblioteca Braidense e l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere promuovono un’esposizione per ricordare l’importanza assunta anche da Milano (oltreché Firenze, Roma e Napoli) nella diffusione italiana del suo pensiero.

Winckelmann a Milano Orario: dal lunedì al venerdì 09.30 (ultimo ingresso ore 17.00); sabato 09.30 – 13.00; domenica chiusa

Dove: Sala Maria Teresa, Biblioteca Nazionale Braidense

Ingresso: ingresso libero - catalogo in mostra

Curatori: Aldo Coletto e Pierluigi Panza

Inaugurazione: lunedì 2 ottobre ore 18.00
Apertura straordinaria: 8 ottobre per “Domeniche di carta” ore 09.30 – 13.00

 
Johann Joachim Winckelmann è stato un pioniere dello studio dell’Ellenismo e il primo studioso a tratteggiare la differenza tra arte greca, greco-romana e romana, e si può dire che sia stato il protagonista del recupero della tradizione greca nel XVIII secolo.
Pietra miliare dell’Illuminismo, gli scritti di Winckelmann hanno ispirato non solo una nuova scienza dell’archeologia e della storia dell’arte, ma la pittura, la scultura e la letteratura.
La sua Storia delle Arti del Disegno presso gli Antichi (1764) è stato uno dei primi libri scritti in tedesco a diventare un classico europeo.

Johann Joachim Winckelmann (Stendhal 9 dicembre 1717 - Trieste 8 giugno 1768)
Johann Joachim Winckelmann (Stendhal 9
dicembre 1717 – Trieste 8 giugno 1768)

A Roma, Winckelmann ebbe rapporti con l’architetto scozzese Robert Adam, che divenne poi protagonista del neoclassicismo dell’architettura inglese. Winckelmann sostiene che lo scopo di tutta l’arte è la bellezza e che questo scopo può essere raggiunto solo quando vengono mantenute le proporzioni ideali del corpo umano e quando particolari caratteristiche, come i muscoli e le vene, non rompono l’armonia globale. Questo approccio estetizzante verrà seriamente sfidato nel XX secolo con la nascita dell’Arte Moderna.

Winckelmann fu anche un bibliotecario. Nel 1748 fu nominato Segretario della biblioteca del conte Heinrich von Bünau a Nöthnitz, vicino a Dresda, una biblioteca che conteneva oltre 40.000 volumi. Winckelmann aveva già letto gli autori greci come Omero, Sofocle, Senofonte e Platone ma scoprì qui illuministi come Voltaire e Montesquieu.
Grazie ai finanziamenti ottenuti da Dresda, Winckelmann si recò a Roma. In origine aveva progettato di rimanere per soli due anni, ma la guerra dei Sette anni (1756-1763) lo portò ad estendere il suo soggiorno. In primo luogo venne nominato bibliotecario dal cardinale Passionei, impressionato dalla sua bella scrittura greca, e poi divenne bibliotecario del cardinale Archinto. Dopo la morte di quest’ultimo, Winckelmann fu chiamato come bibliotecario dal cardinale Albani, formando così la sua collezione di antichità nella Villa presso Porta Salaria.

Il duplice ruolo di Winckelmann non è una semplice coincidenza: è fondamentale capire l’uomo e la sua influenza. Proprio come il cuore di uno storico dell’arte è la collezione, l’anima del lavoro di un bibliotecario è il catalogo. Winckelmann era un maestro di entrambi. Come storico e conoscitore dell’arte Winckelmann era un maestro nelle attribuzioni e prestò grande attenzione alle opere dell’antichità come oggetti di indagine estetica e archeologica. Come bibliotecario, aveva grande passione per la documentazione accurata e portò la sua vasta esperienza bibliografica come sostegno della sua ricerca sull’arte antica.

È questa rara fusione che rende la mostra di Winckelmann alla Biblioteca Braidense – il gioiello nel cuore del Palazzo di Brera e l’istituzione sorella della Pinacoteca – così significativa in occasione del 300mo anniversario, non solo della nascita di Winckelmann ma anche della fondatrice della Biblioteca, Maria Teresa d’Austria.

 
James M. Bradburne
Direttore Generale Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense

 
 

Per informazioni:

Biblioteca Nazionale Braidense, Sala Maria Teresa, via Brera 28, Milano
tel. 02 8646 0907 int. 504
email: b-brai.comunicazionebeniculturali.it

 

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