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Visita la Pinacoteca di Brera
Brera/Musica serale
Giovedì con la musica live nelle sale del museo, che rimarrà aperto fino alle 22.20 (ultimo ingresso ore 21.00): terzo giovedì del mese, tre ore di musica, a tre euro a partire dalle ore 18.00.
Orario: Dalle ore 18.00 alle 22.20 (ultimo ingresso ore 21.00) Dove: Pinacoteca di Brera Ingresso: 3 euro dalle ore 18.00La Pinacoteca di Brera, grazie alla collaborazione con il Maestro Clive Britton, propone una serata in musica con giovani musicisti, che saranno disponibili a rispondere alle domande del pubblico, in un inconsueto, dinamico scambio tra le arti.
Giovedì 20 ottobre, dalle 18 alle 22.20 (ultimo ingresso alle 21:00), accompagnati dalla musica nelle diverse sale del museo, sarà possibile quindi scoprire l’intera collezione della Pinacoteca di Brera.
Programma
Luca Perotto, flauto
• Partita in La minore, J.S.Bach
• Fantasia in la minore, Telemann
• Syrinx, Debussy
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Caterina Chiarcos, voce, salterio, symphonia
UNA STANZA PER SÉ
• Hildegard von Bingen, 1098-1179, Spiritui Sancto
• Azalaïs de Porcairagues, 1140-1177, Ar em al freg temps vengut – su tema “Can vei la lauzeta” di Bernart de Ventadorn, 1135-1195 –
• Beatriz de Dia, 1140-1212, A chantar m’er
• Hildegard von Bingen, O Pater omnium
• Alais, Yselda, Carenza, XI-XII secolo, Na Carenza al bel cors avinens – su tema “Tres ennemics” di Uc de Saint-Cyr, 1217-1253 –
• Hildegard von Bingen, Cum vox sanguinis
Quando pensiamo alle monache medievali pensiamo subito che si tratti di donne a cui il velo è stato imposto, strappate alla propria vita quotidiana, private degli affetti e rinchiuse dietro le mura di un monastero dove passeranno la vita chiuse in una piccola stanzetta. E se invece fosse stata una scelta?
Il programma di oggi è ispirato a figure di donne che hanno visto in una vita solitaria la possibilità di esprimere sé stesse, studiare, diventare maestre delle arti e godersi appieno la propria indipendenza. Hildegard, badessa, santa e mistica, canta la leggenda di Sant’Orsola, la principessa che decise di rinunciare al matrimonio per viaggiare per il mondo insieme a undicimila compagne; sempre Hildegard incoraggia le sue consorelle vedove a indossare gli abiti più belli e i gioielli più preziosi
per cantare inni a Dio consolatore. Anche Carenza è monaca, e le sue amiche Alais e Yselda la interrogano sulla vita che ha scelto, spaventate di sposarsi con un marito crudele, e che i pericoli del parto possano rivelarsi fatali. Carenza raccomanda loro di scegliere un compagno gentile e saggio, perché è meglio essere sole che male accompagnate: a quel punto la vita da monaca sarebbe senz’altro preferibile.
Completano il programma due trovatrici, la poetessa Azalaïs e la contessa Beatriz. Azalaïs è seduta alla finestra e guarda l’inverno rendere le strade un pantano impraticabile: potrebbe mettersi in viaggio lo stesso per raggiungere il suo amato sfidando il gelo, ma alla fine preferisce avvolgersi meglio in una coperta calda e accoccolarsi vicino al caminetto aspettando un clima migliore. Beatriz invece è furiosa con il proprio amante che non si fa vivo e la ignora nonostante sia bellissima, spiritosa e devota; poco male, perché nell’abbandonarla ad una così immeritata solitudine ci perde solo lui. Si riterrà quindi libera dall’impegno e disponibile a nuovi amori. Allora la piccola cameretta in cui queste donne passano gran parte della propria vita forse non è più la prigione in cui essere sole ma il luogo privato in cui essere libere, “una stanza per sé”.
PUY DE SAINT-CYR
Composto da specialisti della musica antica provenienti da Belgio, Francia, Italia e Spagna, il ‘Puy de Saint-Cyr’ nasce nell’estate del 2020 ispirandosi alle antiche confraternite di musicisti e poeti originarie del nord della Francia che si diffusero in molte città dalla metà del XIII secolo fino ai primi anni del XVIII secolo. I membri dei ‘puy’, uomini e donne, si ritrovavano per fare musica insieme sfidandosi in gare di composizione, poesia e improvvisazione, costituendo così un raffinato e brillante polo intellettuale e artistico della comunità. Dedicato all’esecuzione di pagine rare e poco conosciute del repertorio medievale e rinascimentale, il ‘Puy de Saint-Cyr’ si propone la riscoperta di una prassi storica attenta e musicalmente curata, intrecciando alla performance musicale momenti di poesia e recitazione, per catturare l’immaginazione del pubblico contemporaneo ed accompagnarlo per mano nel viaggio in un affascinante passato dai colori sorprendentemente vivaci e luminosi.
Il ‘Puy de Saint-Cyr’ si è esibito per il Collegium Musicum Classense di Ravenna, presso la Fondazione Levi di Venezia, per il concerto natalizio 2020 di ‘Titans Rising’ a Berlino, i ‘Concerts a Boire’ del Festival FloReMus 2021 di Firenze, e ha all’attivo numerosi concerti alla Pinacoteca di Brera in Milano in occasione delle aperture serali del ‘Terzo giovedì del mese’ dal vivo e in streaming