79 to the interaction between Finson’s Magdalen in Ecstasy from the Musée des Beaux-Arts in Marseille and a painting of exactly the same subject from the Paolo Volponi collection. Caravaggio’s original Magdalen in Ecstasy, which has yet to been found, is thought to have been painted at the same time as the Brera Supper at Emmaus. And the story came full circle with a third painting by Finson, a Samson and Delilah, also from the museum in Marseille. THE VISION OF THE “LIVING MUSEUM” New Perspectives on Caravaggio brought to a close a year that witnessed a Copernican revolution for the cultural mission of the Pinacoteca, which continued to develop the vision of a “living museum” first launched by Soprintendente Franco Russoli in the early 1970s. The third dialogue tied in with the renovation of seven rooms in the Pinacoteca, from Rooms XXVII to XXXIII inclusive. As in the previous two dialogues, the paintings were enhanced by totally new explanatory texts and a new led-based lighting system sponsored by the Amici di Brera, while the walls were repainted in accordance with a colour scheme ranging from moss green to chocolate to reflect the various historical periods, and new and more structured captions were penned by such writers as Tiziano Scarpa (who wrote the caption for the Supper at Emmaus), Lisa Hilton and Tim Parks. L’originale della Maddalena in estasi che non è stato ancora ritrovato sarebbe stato realizzato da Caravaggio nello stesso periodo della Cena in Emmaus. A chiudere il cerchio il dialogo mostrava un terzo quadro di Finson Sansone e Dalila, sempre proveniente dal museo di Marsiglia. LA VISIONE DEL “MUSEO VIVO” Attorno a Caravaggio ha rappresentato la chiusura di un anno di rivoluzione copernicana per la missione culturale della Pinacoteca che ha portato avanti la visione di un “museo vivo” nel solco della missione lanciata all’inizio degli anni ‘70 dal soprintendente Franco Russoli. Il terzo dialogo ha visto un riallestimento di sette sale, quelle che si articolano lungo l’ala meridionale, con la presentazione di una densa selezione di dipinti dal Manierismo al Barocco: dalla sala XXVII, XXVIII, XVXIX, XXX, XXXI, XXXII, XXXIII. I dipinti come negli altri due dialoghi sono stati fruibili dal pubblico con l’ausilio di nuovi testi di sala, nuova illuminazione a led sponsorizzata in questo caso dagli Amici di Brera, colore delle pareti completamente rinnovate, dal verde muschio al cioccolato a seconda dei diversi periodi storici. E con didascalie più articolate tra le quali quelle di scrittori come Tiziano Scarpa – autore del testo relativo alla Cena in Emmaus - Lisa Hilton, Tim Parks.. introiti possono provenire da attività interne al museo come la vendita di biglietti e cataloghi, l’organizzazione di eventi e la locazione degli spazi, oppure dal contri- buto di sponsor e filantropi. L’Associazione degli Amici di Brera, fondata nel 1926, si configura come una delle più antiche associazioni museali del Paese, nonché un caposaldo nel sostegno privato ai progetti di Brera. Nel 2016 l’associazione ha sostenuto le spese di illumina- zione delle sale in cui sono state esposte le opere di Ca- ravaggio ed è stata un fattore determinante nel grande successo delle aperture speciali del giovedì sera. Oltre agli Amici di Brera, si segnala l’istituzione, alla fine del 2015, dell’associazione senza scopo di lucro American Friends of Brera, nata sotto gli auspici dell’americana King Baudouin Foundation per garantire la deducibili- tà tributaria ai mecenati americani. Infine, l’Art bonus, il decreto del governo per la cultura e il turismo, rappre- senta un importante incentivo per i privati che vogliano investire in cultura sostenendo direttamente il museo. important role in the museum’s activities. This revenue can come either from the museum’s own activities such as ticket sales, catalogue sales, events and space rentals, or in the form of sponsoring and philanthropy. Founded in 1926, the Amici di Brera, one of the country’s oldest museum associations, is a mainstay of private support for projects at the Brera, and in 2016 supported the lighting of the Caravaggio galleries, as well as the highly successful late Thursday openings. In addition to the Amici di Brera, an American Friends of Brera with charity status was founded in late 2015 under the aus- pices of the King Baudouin Foundation (US) to offer tax deductibility to American donors. Fi- nally, the state’s Art Bonus scheme creates an important incentive for Italian private donors to give directly to the museum.