76 l’Istituto Bancario San Paolo di Torino, grazie all’impegno della famiglia Brion. Così come gli interventi di tipo strut- turale, quali ilnuovo ingresso all’Orto Botanico davia Fra- telli Gabba, l’illuminazione delle sale di Bellini, Veronese, Tintoretto o i restauri di opere fondamentali di Brera: la statua di Napoleone delCanova alcentro delcortile (gra- zie a Bank of America Merrill Lynch) e i numerosi dipinti restaurati nel laboratorio “a vista” nel percorso museale, realizzato con il contributo di Pirelli. L’attività culturale e didattica, i viaggi e i percorsi dedicati ai cittadini extraco- munitari svolti dall’Associazione sono stati importanti per cercare di raggiungere un sempre più vasto pubblico. In occasione del riallestimento delle sale XXVII-XXXIII, voluto dal direttore James Bradburne, con la collabo- razione di Alessandra Quarto e la consulenza di Nicola Spinosa, gli Amici di Brera (grazie al contributo di Aldo Bassetti, Luca Fossati e Carlo Orsi, membri del Consiglio) hanno finanziato il sistema di illuminazione delle sette sale dedicate a Caravaggio e alla pittura del Seicento. GLI AMICI DI BRERA COMPIONO NOVANT’ANNI Nel 1926 un gruppo di intelligenti e generosi cittadini dette vita all’Associazione con lo scopo di sostenere, valorizzare e contribuire ad aumentare il ricchissimo patrimonio del complesso di Brera e del sistema mu- seale di Milano. Il 1939 fu l’anno nel quale avvenne una delle donazioni più importanti degli Amici a Brera, la Cena in Emmaus di Caravaggio, ma fu anche l’anno nel quale l’Asso- ciazione venne sciolta in seguito alle direttive del go- verno fascista. Solo nel dopoguerra, dieci anni dopo, per la ferma volontà di Fernanda Wittgens gli Amici di Brera si ricostituirono: furono anni intensi, di importan- ti donazioni al museo compiute da soci e consiglieri, tra le collezioni Jesi e Vitali, le opere di Giovanni da Milano e Segantini. Una politica di donazioni che an- cora oggi continua, con i recenti casi di un’opera del Maestro della Pala Sforzesca o di un ritratto di Cesare Tallone donato da Filippo Crivelli. Importante è stata la THE AMICI DI BRERA ASSOCIATION TURNS 90 In 1926 a group of generous and intelligent citizens es- tablished the Association to support, enhance and help to expand the extremely rich artistic heritage owned by the Brera complex and the museums of Milan. 1939 was the year in which the Amici di Brera made one of their most important donations, Caravaggio’s Supper at Emmaus, but it was also the year in which the Associ- ation was dissolved by order of the Fascist government. It was not until the postwar years, some ten years later, that Fernanda Wittgens’ determination finally led to the Association’s rebirth. In the course of these intense years, the Association’s members and board members made important donations to the museum, such as the Jesi and Vitali collections or works by Giovanni da Milano and Se- gantini, and that donation policy is still very much alive today, recent cases including a work by the Master of the Sforza Altarpiece and a portrait by Cesare Tallone do- nated by Filippo Crivelli. The Association also signed an