Pinacoteca di Brera Informazioni
Comunicato stampa – 17/01/2017
17/01/2017

Comunicato stampa – 17/01/2017

Comunicato stampa – 17/01/2017

Prosegue alla Pinacoteca di Brera il monitoraggio delle condizioni conservative delle tavole da parte dei restauratori del museo. 
Mentre continuano gli accertamenti da parte del Ministero, si ribadisce che la direzione della Pinacoteca di Brera ha in capo la tutela delle opere, ed ha tempestivamente avvisato il Segretariato Generale del Mibact e immediatamente pubblicato l’avviso sui videowall dell’accoglienza per il pubblico dei visitatori dal giorno 9 gennaio.
La direzione ribadisce inoltre che grazie alla tempestività della velinatura al momento non si è riscontrata alcuna perdita di colore in nessun dipinto della Pinacoteca. 
Solo un numero ristretto di dipinti ha sollevamenti più importanti, e fra questi il Cristo alla colonna di Bramante e le Storie di San Gerolamo di Lazzaro Bastiani. 
Le segnalazioni sono state inviate dal personale interno ai funzionari del museo la sera del 7 gennaio. La mattina seguente i due dipinti sono stati immediatamente protetti e portati nel Laboratorio “trasparente” della Pinacoteca, dove sono stati posizionati orizzontalmente. 
Le veline resteranno sui dipinti il tempo necessario, fin quando si saranno recuperati gli idonei valori termo igrometrici, le tavole si saranno stabilizzate e sarà possibile procedere col fissaggio dei sollevamenti.
Ad eccezione delle opere menzionate tutte le altre sono rimaste al loro posto: nella maggior parte dei casi l’entità del sollevamento di colore è quindi facilmente valutabile da qualsiasi osservatore attento ai problemi conservativi, sotto la leggera velina di carta giapponese. 
La trasparenza è da sempre una caratteristica del laboratorio di restauro di Brera, “museo visibile” e parte del percorso espositivo. Il restauro del Cristo alla colonna di Donato Bramante sarà seguito all’interno del laboratorio di Brera con la consueta ampia documentazione e condivisione delle informazioni, visibile tutti i giorni dal pubblico della Pinacoteca.

Nel laboratorio della Pinacoteca operano restauratori altamente qualificati, i quali nel tempo hanno affrontato significativi restauri di dipinti su tavola quali lo Sposalizio della Vergine di Raffaello, la Pietà di Bellini o la Pala di Pesaro di Gerolamo Savoldo.
 Il piano d’intervento messo a punto nei giorni scorsi prevede la messa in sicurezza di tutte le opere che hanno presentato elementi di rischio. E’ in corso una valutazione accurata di quanto sarà possibile restaurare nel laboratorio interno e quanto invece andrà affidato ad operatori esterni, tenendo conto delle necessità conservative delle opere e della volontà di restituirle quanto prima ai visitatori. Come in passato gli interventi saranno caratterizzati dalla collaborazione con vari istituti
di ricerca e di restauro, da parte di alcuni dei quali abbiamo già ricevuto una tempestiva disponibilità, nella massima trasparenza e nell’interesse primario della tutela delle opere conservate nella Pinacoteca.

“La tutela delle opere è imprescindibile, così come la scelta di investire sulla collezione permanente, senza grandi mostre, valorizzando il patrimonio del museo e portando avanti la visione di Brera a completamento del progetto di Franco Russoli” dice il direttore James M. Bradburne.

In merito all’evento Trussardi del 16 gennaio, si precisa che la performance si è svolta nelle sale 28-29-30-31-32 dove, contrariamente a quanto scritto dagli organi di stampa già informati, non è presente nessuna opera su tavola e dunque nessuna di quelle velinate. Per maggiore sicurezza, la direzione di Brera ha fatto comunque compartimentare la sala di Raffaello (sala 24) con una porta sigillata nonostante la distanza di questa dalla sala 28, in cui si svolgeva la performance. L’allestimento si è svolto il giorno 15 con unico ingresso dei materiali dal bookshop senza alcuna apertura, nei giorni precedenti, delle porte esterne delle sale. La serata di ieri è l’ultimo dei quattro eventi che rientrano nella convenzione stipulata nel 2014 con la casa di moda per fornire le divise del personale di vigilanza del museo. Un rapporto di partnership che, come accade per molte altre istituzioni in Italia e all’estero, è un importante sostegno per il museo.

Si precisa, inoltre, che gli accertamenti tecnici in corso non riguardano la Porta Gregotti, nuovo ingresso della Pinacoteca dal 13 di ottobre 2016. La riapertura della porta è stata possibile grazie all’installazione di una chiusura scorrevole a vetri a metà del corridoio che separa l’ingresso al museo dalle sale e che funge da compartimentazione e garantisce la stabilità termo igrometrica.

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